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Terzo successo del Crotone che incassa il nono punto su nove e continua a coabitare nelle zone nobili della classifica. Vince la capolista, vince il Benevento in trasferta ma soprattutto vince l’Arezzo una partita pazzesca contro
il Sorrento. Meno pazzesco è il successo del Crotone che però ha dovuto sudare molto per domare una Pistoiese che in apertura di gara ha fatto vedere i classici sorci verdi alla difesa crotonese.
La squadra di Polverino doveva cancellare la sconfitta casalinga col Gallipoli per cui ha pensato bene di spingere immediatamente sull’acceleratore. I rossoblù, ma soprattutto la difesa (priva ancora di Concetti alle prese con la bronchite) ha barcollato per 15’ abbondanti nei quali gli ospiti hanno sbagliato un gol facilissimo con Guerri (al 4’), impegnato Farelli con un tiro maligno di Cipolla (6’) e, sempre con lo stesso centravanti, colpito in pieno la traversa, complice un’altra amnesia dell’intera retroguardia, con Farelli irrimediabilmente battuto.
Ma il calcio è davvero strano e quando da un momento all’altro ci si aspetta il tracollo della squadra crotonese ecco arrivare il gol del vantaggio. Si gioca il 20’ quando Morleo calcia una punizione in area toscana sulla quale in tanti lisciano.
L’errore più clamoroso è quello di Guerri che non interviene su Borghetti che si ritrova la palla sul destro e fulmina Bindi da ochi passi. Ma la Pistoiese non ci sta e si proietta in attacco guadagnando un angolo. Sulla battuta amnesia totale dei difensori crotonesi che permettono al pallone di arrivare indisturbato nei piedi di Cipolla che non ha nessuna difficoltà a ribadire il gol. Sono trascorsi appensa 30 secondi dal gol di Borghetti.
Il Crotonenonci sta a lasciare il pallino nelle mani degli ospiti al punto che comincia a prendere le misure agli avversari. Polverino cambia Guerri (calcione in faccia ricevuto da una tentata rovesciata di Galardo) e Moriero cambia Petrilli (che contesta la mossa) con Carcuro che fa così l’esordio. La manovra dà ragione al tecnico che sposta Galardo nel ruolo di regista avanzato e fioccano le occasioni per il Crotone.
AL 36’ tocca a Fiasconi (ex di turno) fermare Basso proiettato verso la porta avversaria. Al 41’ tutti gridano al gol ma il diagonale velenoso di Basso passa a pochi centimetri dal palo lontano di Bindi; 1’dopo è Galardo a impegnare il portiere toscano e al 44’ Pacciardi prova a riportare in vantaggio i padroni di
casa prima del riposo.
Il secondo tempo inizia così com’era finito, col Crotone in attacco. Basso ci prova al 9’ con una rovesciata che non inquadra lo specchio e al 14’ i padroni di casa pareggiano i pali con una sorta di tentato autogol di Lanzillotta su cross di Galeoto. Fiasconi lascia il rettangolo di gioco per un altro ex, Bartolucci, mentre Moriero chiamo uno sbadito Triarico per Aurelio. Ma i cambi non sortiscono alcunché al punto che Aurelio continua l’opera del compagno e Bartolucci controlla con difficoltà Russo. Altri due cambi contemporanei con Femiano e Paoponetti ma sarà il difensore a essere determinate sull’andamento della gara. Il tempo di un tiro alto di Carcuro e un minuto dalla fine Basso costringe Femiano a n fallo sotto gli occhi dell’arbitro appena dentro l’area. Per Tidona è rigore tutta la vita e Basso, dopo averlo costruito, s’incarica anche di trasformare in tre punti il tiro dagli 11 metri.

Luigi Saporito

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