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Beni per un valore di 30 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore, Giovanni Zema, di 54 anni. L’uomo è sospettato di essere contiguo alle cosche reggine Araniti, radicata nel rione Sambatello, e Audino, operante nel quartiere di San Giovannello e quelle dei Libri e dei Serraino, storicamente considerate tra le più temibili della città. Il sequestro, disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, ha riguardato tre società, numerosi fabbricati, terreni, automezzi e disponibilità finanziarie. Il patrimonio, secondo l’accusa, è risultato sproporzionato con i redditi dichiarati ufficialmente da Zema e dalla sua famiglia.

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