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Stop alla sregolatezza e all’anarchia. Via libera alla trasparenza e alla legalità. Tutto è pronto per dare lo start alla Stazione unica appaltante. Si è insediato ieri mattina, infatti, il Comitato d’indirizzo della struttura regionale che, insieme al suo presidente, Ivan Cicconi, dovrà affiancare il direttore generale, Salvatore Boemi, nell’attività di controllo serrata che sarà portata avanti nel delicato settore degli appalti e delle forniture di beni e
servizi pubblici. Ora manca solo il Regolamento e la strutturazione dell’organico, che vedrà scendere in campo circa cinquanta persone, per mettere in moto quel meccanismo di controllo che vedrà, in particolare, l’autorità regionale predisporre e gestire tutte le procedure concernenti gli appalti -superiori a 150 mila euro a base d’asta – per lavori pubblici e le forniture di
beni e servizi di competenza della Regione e degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie di emanazione regionale. Non solo gli appalti della Regione, infatti, ma anche quelli indetti da tutti gli enti di secondo livello, come le Aziende sanitarie provinciali, dovranno passare dalla Centrale unica. In più, le amministrazioni pubbliche potranno convenzionarsi con la Sua e affidare ad essa l’attribuzione delle opere pubbliche. Sotto il controllo di Boemi, quindi, finiranno anche i contratti di fornitura di beni e servizi e l’intero ciclo di realizzazione di un appalto. Insomma, tutto è pronto per dare «una forte spinta
nella direzione della trasparenza e della legalità, e cioè degli interessi di questa regione», ha commentato ieri mattina, il presidente della Giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero, in occasione di una conferenza stampa indetta per presentare il Comitato appena insediatosi. «Quella della Stazione appaltante è un’esperienza ancora unica in Italia ed è importante che parta da una regione come la Calabria che appare ed è sregolata e anarchica», ha incalzato il Governatore, manifestando la necessità di andare avanti velocemente, «perchè – ha detto – abbiamo l’interesse a mettere in moto la macchina. Non abbiamo mai voluto enfatizzare oltre misura quel che significa per una regione come la nostra
l’istituzione della Stazione unica appaltante, un’esperienza unica in Italia. Ma riteniamo che, in un territorio come il nostro, avere un organismo di tal genere, che metta le cose a posto sotto il profilo della legalità, della trasparenza,
dell’ordine, sia un passo decisivo in questa regione difficile e complicata, su cui spesso c’è un massacro mediatico che talvolta va al di là della realtà. Questo territorio deve non solo apparire legale, ma deve esserlo e apparirlo».
Loiero ha poi aggiunto: «Stiamo profondendo ogni sforzo per rendere possibile
questa realtà di legalità e trasparenza. Sappiamo che la strada è impervia e difficile, che ci sono anche consuetudini antiche contro cui scontrarsi, che ci sono incrostazioni, talvolta collusioni. Noi, con la Sua, non immaginiamo di avere un ruolo di supplenza rispetto ad altri organi dello Stato, però tentiamo
di coadiuvare tali organi, come magistratura e forze dell’ordine, immaginando un
tragitto all’insegna della trasparenza. E non è certamente un caso il fatto di aver scelto un magistrato come Salvatore Boemi – designato quale direttore della Sua, ma per la cui nomina si è ancora in attesa del via libera da parte del
Consiglio superiore della magistratura -, che ha una grandissima esperienza nel campo specifico dell’antimafia, a far parte di questo organismo. Così vogliamo dare l’idea della direzione di marcia in cui ci incamminiamo». Loiero ha espresso, inoltre, grande soddisfazione anche per la scelta di Ivan Cicconi quale presidente dell’organismo «poichè – ha affermato – è uno dei personaggi più competenti di questa materia in Italia. Ci troviamo con un comitato d’indirizzo con le esperienze, le categorie giuste per fare un buon lavoro. In questa fase di avvio, il comitato farà un lavoro continuo e importante e, non appena sarà
licenziato il regolamento, l’organismo potrà andare a regime. Il fatto di aver lavorato così a spron battuto – ha concluso Loiero – è la dimostrazione che non vogliamo perdere tempo, e che in questo organismo ci crediamo, poichè non solo ci aiuterà a risparmiare molto, ma, ripeto, sarà garanzia di legalità e sicurezza».
Stefania Papaleo
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