X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

La Fiorile srl sarebbe pronta a rilevare il Papa Giovanni e l’accordo con la curia cosentina oramai solo una questione di dettagli. E’ questa la notizia venuta fuori dall’incontro che ieri pomeriggio, tutti gli attori della vicenda, hanno tenuto presso la sede arcivescovile di Cosenza.
Al tavolo monsignor Salvatore Nunnari, l’assessore regionale al Lavoro, Mario Maiolo, i vertici dell’azienda genovese, della fondazione e quelli delle organizzazioni sindacali, e i custodi giudiziari dell’istituto serrese.
L’intesa sarebbe a portata di mano, anzi potrebbe essere raggiunta in queste ore. Questo significa che, almeno dal punto di vista economico, non ci sono ostacoli all’eventuale passaggio di proprietà. Durante la riunione i termini dell’accordo non sono stati specificati, ma la volontà della Fiorile è quella di rilevare interamente la struttura, sulla quale dovranno poi essere effettuati degli interventi di riammodernamento. L’altra notizia è che la Regione ha ribadito ufficialmente, attraverso le parole dell’assessore Maiolo, il proprio sostegno all’operazione, attraverso una concreta disponibilità ad assicurare ed eventualmente rivedere nel tipo di patologie, gli accreditamenti al nuovo soggetto imprenditoriale.
E poi la massima istituzione regionale si impegnerebbe a trovare una soluzione per gli esuberi che pur ci saranno e che potrebbero coincidere con i lavoratori già fuori dal ciclo produttivo da anni e ai quali, nei prossimi giorni, dovrebbe essere rinnovato il provvedimento di sostegno al reddito, scaduto al 31 dicembre scorso. C’è da dire che i manager della Fiorile non hanno nascosto che il loro piano industriale, che tuttavia non è stato ancora partecipato alle parti sociali, non si limiterebbe a guardare in via esclusiva alla sola assistenza psichiatrica, ma prevederebbe un approccio più complessivo verso l’erogazione di servizi socio-sanitari. La cosa invece sulla quale pare non ci sia ancora certezza è quella del futuro della fondazione, in capo alla quale rimane l’intero gravame del deficit accumulato in tutti questi anni di crisi, che ha portato la struttura a contrarre debito enormi, in primis con gli stessi lavoratori che vantano decine di stipendi arretrati.
Ai sindacati, lo stesso vescovo di Cosenza avrebbe spiegato che non è ancora stato deciso se per la fondazione si opterà per il fallimento o per una liquidazione. Una questione che avrebbe implicazioni tecnico-giuridiche piuttosto complesse sulle quali si sta studiando a fondo. Atteggiamenti di fiducia ma anche di prudenza da parte dei vertici sindacali a fine colloqui.
«Le cose che ci sono state dette – ci ha sintetizzato il segretario aggiunto della Cisl – Fp cosentina, Walter Giampà – ci sono apparse impegnative.
Ci sembra ci sia oramai un accordo economico tra la curia e la Fiorile e una forte disponibilità da parte della Regione a sostenere il passaggio di proprietà. Ne prendiamo atto. A noi interessa che la soluzione assicuri un futuro solido all’azienda e ai lavoratori che continuano a soffrire per una crisi che certamente non può essere addebitata a loro. Attendiamo che si definisca anche la questione del futuro della fondazione».

Salvatore Muoio

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE