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Viale Italia continua a franare. Gli interventi di ripristino del manto stradale sono serviti a sanare la situazione solo per pochi mesi. Ora si è nuovamente creato quel pericoloso “gradino” dovuto al cedimento della carreggiata che interessa gran parte della curva. Ovviamente si tratta di una situazione che rischia di provocare elementi di pericolo per automobilisti e motociclisti, visto che si è costretti a percorrere la curva con la vettura inclinata.
Purtroppo però ancora nessun intervento è stato eseguito per correre ai ripari.
Come succede ormai da anni, in piena curva il manto stradale continua ad abbassarsi insieme al marciapiede. Infatti l’ampia curva a gomito che caratterizza il tracciato è interessata da un cedimento che ha fatto scendere il livello stradale di circa 20 centimetri.
La scorsa estate l’amministrazione comunale era intervenuta coinvolgendo anche Acquedotto Lucano ma, a parte un nuovo strato di bitume e la rimozione dei guard rail sprofondati non è stato fatto nulla. Anzi la curva è ancora area di cantiere, un cantiere fermo da mesi. Intanto la circolazione subisce rallentamenti nelle ore di punta visto lo stato in cui versa la strada e di sera la situazione diventa a rischio incidenti visto che lo smottamento si trova proprio nella parte esterna della curva e il dislivello che degrada verso l’esterno può far perdere tenuta di strada ai veicoli con il rischio, non remoto, di finire nella scarpata sottostante.
In mancanza del guard rail non è assicurata nessuna funzione contenitiva nel caso qualche auto esca di strada. Anzi proprio lo scorso 31 dicembre, a causa di una macchia di gasolio, una utilitaria è uscita di strada finendo la sua corsa sul marciapiede. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma cosa sarebbe accaduto se l’uscita di strada fosse avvenuta verso il lato esterno della curva? Quella di viale Italia è una questione che si trascina da anni tra rimpalli di competenze, mancati interventi, lassismo delle varie amministrazioni e continue proteste dei cittadini. Qualche anno fa alcuni imprenditori che dovevano costruire nella zona sottostante avevano segnalato il problema della frana con una lettera scritta all’amministrazione comunale nella quale si dichiaravano disposti a trovare concordemente una soluzione al problema. Gli imprenditori del lotto di via degli Aragonesi, sottostante viale Italia, avevano proposto di piantumare a proprie spese tutto il costone in modo che le radici degli alberi avrebbero messo fine, definitivamente, al problema del cedimento. L’unico onere a carico del Comune avrebbe dovuto essere quello di fornire le piante, poi al resto avrebbero pensato loro. La cosa è rimasta, manco a dirlo, lettera morta: gli imprenditori hanno costruito i palazzi previsti nel lotto e la frana è ancora
lì. Un imprenditore scrupoloso che ha costruito nella zona sottostante la curva, ha eretto un massiccio muro di contenimento sul fronte iniziale della frana che corrisponde all’imbocco della curva (salendo in direzione di Serra Venerdì). Si è arrestato, in parte, lo sprofondamento del terreno, che invece continua al centro curva. Lo stesso intervento di consolidamento con palificazioni in cemento armato, andrebbe fatto lungo tutta la curva per chiudere definitivamente il capitolo viale Italia. Nel frattempo, la prudenza in quel tratto di strada, è ancora la parola d’ordine.

Giovanni Martemucci

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