1 minuto per la lettura
Si è consegnato alla Polizia a Milano dopo essere tornato dalla Calabria, Michele Zito, l’artigiano 31enne di Lecco, inseguito da un mandato di cattura per l’omicidio di Francesco Poerio, il lecchese di 38 anni ucciso a colpi di pistola venerdì 21 novembre nel centro di Lecco. Zito – che si è consegnato alla squadra Mobile, accompagnato dai familiari, dopo aver preso contatto con un legale – era fuggito, facendo perdere le proprie e a Rizziconi (Reggio Calabria) era stata trovata la sua auto. Il movente dell’ omicidio – avvenuto a Lecco in via dell’Isola, cinque colpi della pistola semiautomatica calibro 22, dei quali due contro la vittima e uno letale – viene indicato in un contrasto per una somma di denaro. Poerio aveva fatto da intermediario per l’acquisto di una baita in Valsassina. E una volta andato a vuoto l’affare Poerio aveva chiesto comunque a Zito la cifra di 500 euro per il suo ufficio di intermediario. Ma all’atto della sua consegna, Zito ha spiegato che il giorno dell’omicidio sarebbe stato colpito da un pugno da parte della vittima, che già lo aveva malmenato e minacciato. L’artigiano si sarebbe presentato nei pressi della palestra dove Poerio era solito recarsi per tenersi in forma, portando con sè una pistola per paura, successivamente però la lite prese una brutta piega e dopo aver estratto la pistola, ha sparato, ripetutamente.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA