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La Procura della Repubblica di Cosenza ha impugnato la sentenza di assoluzione nei confronti di 13 militanti no global della Rete del sud ribelle. Ai 13 imputati erano contestati i reati di associazione sovversiva per la presunta organizzazione degli incidenti accaduti nel 2001 durante il G8 di Genova ed il Global Forum di Napoli. L’impugnazione è stata firmata dal Procuratore Capo della Repubblica, Dario Granieri, e dai sostituti Claudio Curreli, Antonio Tridico e Francesco Minisci. Nell’atto si evidenzia la presenza di gravi indizi nei confronti degli imputati. La Procura contesta anche la sostituzione, dopo 13 udienze, dei giudici popolari che componevano la Corte d’assise chiamata a valutare la posizione dei 13 imputati. La sentenza di assoluzione era stata emessa il 24 aprile scorso dai giudici della Corte d’assise presieduta da Antonietta Onorati. Il pm Domenico Fiordalisi, ora divenuto procuratore di Lanusei (Nuoro), aveva chiesto condanne per complessivi 50 anni di reclusione. La condanna più alta – sei anni di reclusione e tre di libertà vigilata – era stata chiesta per l’ex parlamentare di Rifondazione Comunista, Francesco Caruso, e per Luca Casarini e Francesco Cirillo.
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