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Il pubblico ministero, Mario Andrigo, ha proseguito la requisitoria, avviata dall’altro pm Marco Colamonici nelle precedenti due udienze, nel processo a Locri per l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Franco Fortugno. Andrigo ha tracciato il profilo dei due pentiti Domenico Piccolo, poi suicidatosi, e Domenico Novella facendo riferimento alle loro prime dichiarazioni rese dopo l’arresto in riferimento all’omicidio Fortugno. I due pentiti vennero arrestati nei primi giorni del novembre del 2005, a distanza di tre settimane dall’omicidio, nell’ambito dell’operazione «Lampo» condotta dalla Polizia su disposizione della Dda di Reggio Calabria. L’indagine in base alla quale vennero arrestati Piccolo e Novella era relativa ad un traffico di armi e riguardava alcuni presunti affiliati alla cosca Cordì di Locri. Nel processo sono imputati, Alessandro e Giuseppe Marcianò, accusati di essere i mandati dell’omicidio Fortugno; Salvatore Ritorto, che sarebbe stato l’esecutore materiale, e Domenico Audino. Nello stesso procedimento, con l’accusa di associazione mafiosa, sono imputati Vincenzo Cordì, Antonio e Carmelo Dessì e Alessio Scali.
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