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Il 15 dicembre è anche il giorno di un’altra scadenza, quella degli stipendi di novembre a cui si unisce la tredicesima. Il Consorzio è ottimista, la Spa meno, perché il problema è il solito: la coperta è troppo corta. E se finora era passata la linea degli stipendi sopra ogni cosa, imposta dal presidente Gianni Maraniello, questo mese potrebbe non essere così. Che è poi lo stesso criterio, quello della tutela dei lavoratori, che ha portato alla stabilizzazione di oltre 100 operai, operazione contestata da qualche amministrazione, ma fondata, spiegano dalla Spa, su un calcolo economico:intanto quei lavoratori, in forza alle cooperative, erano sul libro paga della Vallecrati da quattro anni, e poi la società stabilizzandoli ha ottenuto degli sgravi fiscali per il prossimo triennio.
Tornando agli stipendi, il prossimo 10 dicembre il cda della Vallecrati Spa si riunirà per esaminare il bilancio al 30 settembre e per discutere anche la proposta consegnatanello scorsa seduta dai manager di parte privata, che prevede un diverso uso delle risorse a disposizione. Ovvero il pagamento parziale dei salari, così da far restare in cassa soldi che garantiscano una maggiore «operatività» dell’azienda. In soldoni significa pagare, oltre ai salari, anche in parte i fornitori.
Poi c’è il conto aperto con l’erario. Lo scorso mese di giugno gli amministratori di Vallecrati si assunsero la responsabilità di “saltare” il pagamento delle tasse, per consentire quello degli stipendi. Ora, non solo si rischia di fare i conti con Equitalia, che potrebbe andare a recuperare quei soldi nei prossimi, seppur sporadici, incassi, ma anche con la giustizia.
La Guardia di Finanza, nella sua ispezione presso gli uffici di Vallecrati, ha già acquisito il mancato pagamento delle tasse dell’ultimo anno (l’attuale cda ha comunque saldato i conti del passato tanto con il fisco quanto con gli enti previdenziali). Ora sarebbero a quanto pare in arrivo le sanzioni amministrative
per i manager, che dovranno pagare personalmente una multa, quando non andare incontro proprio ad un procedimento.
RIUNIONI
Il presidente del Consorzio, Mario De Rose, si recherà oggi presso l’ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale. Sul tavolo la questione degli impianti di smaltimento e anche la riscossione dei crediti che Vallecrati vanta nei confronti del Commissario e che si aggirano intorno ai 2,5 milioni di euro.
IN CITTA’
Come noto Cosenza è uno dei punti più delicati del bacino. Uno di quelli che le emergenze degli ultimi mesi le ha vissute tutte e in pieno. Con molti sforzi, e anche sotto le intemperie dei giorni scorsi, la raccolta sta andando avanti e stamattina riprenderà anche lo svuotamento dei cassonetti della differenziata.
Si fa un po’ di fatica a star dietro agli imballaggi, ma soprattutto all’anarchia
che regna in alcune zone in cui si continua a buttare i sacchetti all’esterno dei cassonetti anche quando questi sono vuoti. Senza contare che in città non c’è più un capoarea e all’organizzazione dei lavori devono star dietro i due coordinatori Bruno e Cipparrone. I lavoratori guardano speranzosi alla data del 15 dicembre, con l’auspicio che non si risolva ancora nei consueti rinvii.

M.F.F.

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