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Con la decisione di ricevere in audizione verso la metà del mese i prefetti di Reggio Calabria e Catanzaro, si è conclusa la seduta della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, dedicata oggi alla questione della sicurezza nei cantieri dell’A3.
«Gli ultimi episodi di intimidazione contro ditte ed operai impegnati nei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, ci obbligano ad affrontare la questione dell’ordine pubblico nel settore degli appalti e, più in generale, del presidio del nostro territorio».
E’ quanto ha affermato a margine della riunione, il presidente della Commissione, Nino De Gaetano che ha voluto sottolineare «l’importanza di concertare con i rappresentanti dello Stato misure e strategie più efficaci per fronteggiare il fenomeno criminale. Su questi temi, la Commissione antimafia – ha evidenziato il presidente – è chiamata a svolgere un ruolo di pungolo anche nei confronti del Governo affinchè vengano al più presto ultimati i lavori di ammodernamento dell’A3, unica opera pubblica degna di questo nome in Calabria. L’attuale situazione di stallo nel tratto Gioia Tauro – Scilla, infatti, con duecentotrenta operai in cassa integrazione, allontana ancora di più una prospettiva di sviluppo economico per la nostra regione. Per questo, l’obiettivo della nostra iniziativa – ha concluso – è duplice: da una parte, garantire la sicurezza di imprese ed operai; dall’altra, assicurare il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi che, al momento, continuano a dover affrontare forti disagi nei loro spostamenti».
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