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Basta un gol per tempo alla capolista silana per avere ragione del Cassino.
Cinica e compatta la corazzata calabrese, che si salva nell’occasione più pericolosa per gli azzurri e trova bel finale il colpo della tranquillità. Vittoria di carattere per il team di Mimmo Toscano che, pur privo del forte Galantucci, è apparso in più occasioni padrone del rettangolo di gioco. Ordinato, prepotente quando vola lungo le corsie laterali, il Cosenza si è confermato con merito la selezione più accreditata per ottenere il successo finale in questo campionato. Il film della gara vede le due squadre affrontarsi in un terreno reso gibboso dalle abbondanti precipitazione cadute sulla città laziale in queste ultime ore. Primo tentativo di marca azzurra, con Giannusa: il centrocampista calcia al centro una punizione sulla quale Ambrosi non è puntualissimo, per fortuna dei rossoblù non lo è nemmeno Mucciarelli. Quindi è Danti a fare le prove generali della segnatura: riceve palla sulla tre quarti, converge con successo e scocca un buon tiro che si perde però sul fondo. La gara è vivace e non risparmia colpi di scena e sorprese. A sorpresa, appunto, il Cassino divora un’occasione molto ghiotta: Casoli lancia Leccese nel corridioio, l’argentino in posizione millimetricamente regolare si invola verso la porta difesa da Ambrosi e solo davanti all’estremo ospite calcia a botta sicura, prima di vedere la sua conclusione deviata in corner. Il Cosenza reagisce, punto sul vivo: Polani fa sponda con il petto per un brillante Danti, che scarica ma anche in questa occasione senza fortuna. Si rifarà.
La più clamorosa palla-gol per il Cosenza la costruisce… il Cassino: Mennella batte una rimessa dal fondo, mentre Polani è dietro di lui, intento ad allacciarsi le scarpe. Maisto senza guardare restituisce la sfera al portiere riuscendo invece nell’impresa di servire l’attaccante, il quale colto di sprovvista calcia di prima intenzione ma sopra il bersaglio. Avvisaglie dell’ormai prossimo affondo cosentino: prima della fine del tempo infatti ecco il
vantaggio di Parisi e compagni: lo sigla il solito Danti, agile su un cross proveniente dalla destra a sovrastare Di Nunzio in anticipo e depositare la sfera nel sacco dopo un rapido tocco di punta. Grande esultanza in campo e sugli spalti per gli ospiti, sospinti dal caloroso ed incessante tifo dei tanti ultras che gli hanno accompagnati anche in questa trasferta. Poco cambia nella ripresa: ospiti che controllano senza particolari problemi, azzurri alla ricerca del pertugio giusto che immancabilmente non riescono a trovare. Il primo tentativo vero e proprio lo griffa il subentrato Lucano, che con verve cerca di segnalarsi nel grigiore generale: la deviazione del sudamericano al termine di un’azione insistita si spegne però sull’esterno della rete. Poco altro da segnalare: man mano che i minuti passano sono invece gli ospiti a prendere vigore, sfiorando il raddoppio con Cantoro che a porta vuota non riesce a sfruttare un passaggio di Catania: l’attaccante resta con il busto indietro e la sua girata non trova la porta. A risvegliare il Cassino arriva l’espulsione di De Miglio, che si becca il secondo giallo. Ci provano allora gli azzurri: Patania si gioca il tutto per tutto, togliendo l’appena entrato Barchiesi per inserire invece il terzo attaccante. Un pallone malizioso danza, sugli sviluppi di un calcio di punizione, lungo l’intera linea di porta silana senza che alcuna anima candida lo spinga in rete.
Poi Cantoro, in contropiede, mette il turbo nella metà campo azzurra e infila Mennellain uscita. E’ la rete che spegne i riflettori.
Alessandro Salveti
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