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L’attesa per la gara tra Cosenza e Catanzaro sta salendo vertiginosamente
tra la tifoseria rossoblù. Una partita importante per lo show relativo al
pubblico e la kermesse sportiva, ma comunque solo una tappa di avvicinamento
verso l’obiettivo della promozione dei rossoblù in Prima Divisione. L’attesa per questa partita, sicuramente di cartello, la evidenziano molto bene i numeri della prevendita che in due giorni segnala l’acquisto di duemila tagliandi da parte della tifoseria di casa. Quarantotto ore bastano per dire che lo spettacolo di pubblico è pressoché certo, anche se, da ieri è ufficiale un altro dato: non ci saranno al San Vito i tifosi del Catanzaro e dunque mancherà un parte dello spettacolo coreografico. Con una nota diramata ieri mattina il Casms (Comitato di Analisi sulla Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) ha infatti valutato ad alto rischio la gara dell’8 dicembre tra Cosenza e Catanzaro. Per questa ragione e per evitare possibili incidenti tra le due tifoserie è stato deciso di chiudere il settore ospiti. Una decisione che sorprende poco, visti i precedenti di cronaca legati alla partita nelle ultime edizioni. Il Casms ha adottato anche la
stessa decisione per altre tre gare a rischio della stessa settimana tra il 7 e l’8 dicembre come Cagliari-Palermo, Venezia-Hellas Verona, Paganese-Sorrento e Cremonese-Padova. Esito negativo alle aspettative di una gara aperta alla passione popolare delle due città. Sono stati vani dunque gli appelli del sindaco di Catanzaro Rosario Olivo, e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri che avevano auspicato “un’era nuova nei rapporti tra le due tifoserie”. Il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, rispondendo agli appelli, aveva evidenziato «la modernità del San Vito e la necessità di aprire un dialogo tra le autorità di sicurezza », ma la decisione arrivata da Roma chiude in anticipo ogni discussione in merito.
ALESSANDRO RUSSO
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