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Continua a stringere i denti, a lavorare centellinando i suoi sforzi in base a un programma specifico insieme al preparatore Santarsiero, ma lui è il capitano, e non vuole certo mancare all’appello in un momento così importante per la stagione del suo Melfi. Stiamo ovviamente parlando di un Gianluca De Angelis da Castellammare di Stabia, professione goleador e mai come quest’anno principe di chi ha nel proprio dna, e nel compito di tutte le domeniche, quello di fare gol per contribuire a vittorie e risultati positivi per la squadra di cui indossa la casacca con onore. È lui il capitano ed il goleador di questo Melfi ultimo ma decisissimo a risalire il prima possibile, di questo Melfi targato Palumbo al quale mancano tanti, troppi punti rispetto a quanto visto in campo finora: “E’ vero e non voglio certo nascondermi, sono il capitano di questa squadra ed insieme ai miei compagni cerco, e sempre più cercherò da qui in avanti, di entrare la vittoria che tanto attendiamo e che davvero ci può dar la spinta anche psicologica in più per continuare a far bene e ad inseguire la salvezza che è alla nostra portata, soprattutto se continueremo a giocare come stiamo facendo nelle ultime partite, in cui siam cresciuti molto, anche se per strada abbiamo perso dei punti importantissimi per noi e la salvezza”.
I suoi modi gentili nei rapporti con la stampa, fanno a botte in campo con avversari e voglia di risalir in classifica, ed i suoi gol, dieci finora quelli messi a segno in queste prime tredici partite, sui tredici della squadra gialloverde, sono quelli che stanno tenendo a galla il Melfi “sempre aggrappato ad una classifica per fortuna ancora corta, che però dobbiamo risalire in fretta con subito un successo contro l’Andria, cosa che ci è sfuggita spesso di recente, e non ultimo col pareggio beffa subito ad Isola Liri,dopo essere stati in vantaggio e con l’uomo in più a lungo”haricordato il migliore dei marcatori del girone meridionale di Seconda Divisione. Forse, o meglio, quasi certamente avrebbe bisogno di riposarsi, di staccare un attimo, soprattutto in considerazione di quei problemi muscolari che lo stanno attanagliando da almeno
tre settimane, ma lui, inflessibile e coscienzioso, vista anche la fascia al braccio che rappresenta tutti i suoi compagni preferisce “non arrendersi”, e continua con il lavoro differenziato in settimana “per poter dare il mio apporto
in campo alla domenica, anche se si sente, è chiaro, l’assenza del lavoro meticoloso della preparazione fatta giorno dopo giorno, che è per me lontana da qualche settimana. Questo – ammette – è il momentodi restare uniti, di dare tutti il proprio contributo, e sempre di più rispetto alla partita precedente, se vogliamo tirarci fuori da un ultimo posto che non rende merito a quel che abbiamo fatto, spesso anche segnando molto, anche in trasferta, come nelle ultime due con quattro reti, anche se le subiamo anche molto, vanificando nelle fasi finali il successo che inseguiamo da tempo e che ci serve per fare il salto in avanti. E quindi, proprio io non posso fermarmi, devo controllare i miei sforzi e cercare, in campo, di dare tutto, per la squadra, anche attraverso i gol che per fortuna si sonosempreconcretizzati finora, a parte il rigore sbagliato che mi avrebbe portato a 11, anche se, è chiaro, ci proverò, come tutti i compagni, anche domenica”.

Antonio Baldinetti

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