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Sottoscritto un protocollo d’intesa con le piccole e medie imprese insediate su viale delle Industrie di Vibo Marina e soggette a delocalizzazione obbligatoria, per la realizzazione di un Polo Infrastrutturale della logistica dell’Area Industriale di Porto Salvo.
«E’ un ulteriore importante risultato nell’azione sinergica di attori istituzionali pubblici e privati impegnati nel sostenere la ripresa socio-economica e infrastrutturale del territorio della provincia di Vibo Valentia colpita dall’alluvione», ha detto il presidente della Regione e commissario delegato, Agazio Loiero, che ha firmato l’accordo assieme al commissario della Camera di Commercio di Vibo Michele Lico e al presidente del Consorzio industriale Filippo Sirgiovanni. L’accordo prevede reciproci impegni per consentire il trasferimento in aree attrezzate, e per agevolare così la ripresa dell’attività produttiva, proprio di quelle imprese sottoposte a delocalizzazione obbligatoria. «E’ compito prioritario del Commissario delegato – dice il presidente Loiero – rispondere alle esigenze delle imprese per rilanciare le attività così pesantemente colpite dall’alluvione. Questo protocollo dovrebbe permetterci di realizzare un Polo funzionale alle aziende interessate e complessivamente utile al rilancio dell’economia locale». Il Protocollo stabilisce che il Commissario delegato attivi i necessari passaggi con il Ministero dello Sviluppo economico per la rimodulazione dell’APQ Sviluppo Locale «Programma Emergenza Vibo» per il reperimento dei fondi utili a finanziare la realizzazione delle opere infrastrutturali. Sarà compito della Camera di Commercio di Vibo Valentia, in qualità di soggetto attuatore, supportare il Commissario delegato nella realizzazione di tutti quegli atti e provvedimenti necessari a rendere operativa la delocalizzazione delle imprese e la realizzazione del Polo logistico, così come previsto dal protocollo d’intesa firmato dal presidente Loiero, Lico e Sirgiovanni. All’Ente camerale le imprese dovranno proporre le proprie specifiche esigenze di infrastrutturazione, indicando le caratteristiche tecniche particolarmente utili a un a più rapida ripresa delle attività aziendali. In base a tali indicazioni la Camera di commercio procederà alla realizzazione del Master Plan propedeutico alla realizzazione del Polo logistico e da sottoporre al Commissario delegato per l’approvazione. Chiaro anche il ruolo del Consorzio per lo Sviluppo del Nucleo Industriale che, impegnandosi a dare esecuzione al programma progettuale proposto dalla Camera di Commercio e approvato dal Commissario delegato, dovrà procedere alla realizzazione delle necessarie opere infrastrutturali e ai servizi interconnessi al miglioramento del polo logistico e funzionali al rilancio delle attività economiche delocalizzate. Realizzate tutte queste fasi e attivata la Convenzione con il Ministero per lo Sviluppo Economico si arriverà alla firma di una convenzione con le imprese firmatarie del protocollo e si potrà realizzare concretamente l’operatività del Polo Logistico e a una più razionale sistemazione delle imprese a vantaggio dell’intero territorio. Per il Commissario della Camera di commercio di Vibo Valentia, Michele Lico, la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la delocalizzazione obbligatoria delle aziende danneggiate dall’alluvione è una tappa importante nel processo di riassetto e rilancio del sistema produttivo ed economico locale e, come egli stesso afferma, «evidenzia ancora una volta la sensibilità e la disponibilità del presidente Loiero, e complessivamente della Regione, ad ascoltare e a dare soluzioni fattive alle istanze di imprese e territorio e la validità di una metodologia attivata con convinzione dall’Ente Camerale quella del sistema di rete tra pubblico e privato, per dare forza e sostanza alle azioni». Secondo Lico, «con la realizzazione del Polo Logistico di Porto Salvo si potranno conseguire contemporaneamente due importanti obiettivi: delocalizzare in altra zona più funzionale le imprese oggi insediate nel centro urbano di Vibo Marina; rendere libere delle aree che opportunamente bonificate e riqualificate potrebbero offrire maggiori servizi alla popolazione e diversa immagine del territorio. E grazie a questa intesa, oggi, questo percorso, diventa sempre più praticabile».
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