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I carabinieri hanno arrestato a Cosenza un latitante calabrese ricercato dalle autorità francesi per traffico internazionale di stupefacenti. Si tratta di Domenico Magnoli, di 27 anni, che fa parte della famiglia Piromalli e Molè di Gioia Tauro (Reggio Calabria).
L’uomo, che da più di un anno era ricercato con mandato di cattura internazionale richiesto dalla Francia, è stato bloccato durante un blitz in un clinica privata nel centro di Cosenza. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza.
I militari, travestiti da infermieri e visitatori, hanno fatto irruzione nella tarda serata di ieri nella clinica ed hanno bloccato Magnoli in una stanza singola. Il latitante si era fatto ricoverare, dapprima si credeva sotto falso nome, per essere sottoposto ad intervento di liposuzione. Resta piantonato presso la clinica “Madonnina” visto che l’intervento era stato già eseguito.
Magnoli, è legato alla famiglia Stanganelli, a sua volta legata, per vincoli di parentela, ai Molè di Gioia Tauro.
I Molè sono stati legati storicamente ai Piromalli, ma gli equilibri interni della consorteria criminale considerata la più potente della piana di Gioia Tauro, sono cambiati dopo l’omicidio di Rocco Molè, di 42 anni, considerato un boss dell’omonima famiglia, ucciso il primo febbraio scorso.
In luglio i carabinieri del Ros di Genova, insieme con la polizia iberica, arrestarono in Spagna un parente di Magnoli (l’esatto grado di parentela non è ancora chiaro), Ippolito Magnoli, di 61 anni, considerato un broker europeo del narcotraffico per conto della ‘ndrangheta. L’anno precedente erano stati arrestati in Francia due fratelli di Ippolito, Antonio e Luciano. Secondo quanto emerso dalle indagini, i Magnoli avrebbero dato vita ad un gruppo familiare specializzato nel narcotraffico e in rapporti con i produttori colombiani attraverso i loro emissari spagnoli.
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