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Un’operazione della Guardia di Finanza è in corso in Calabria e in altre regioni per l’arresto di 24 persone accusate di fare parte di un’organizzazione che gestiva il traffico della droga proveniente dall’Albania e destinata al mercato italiano ed europeo. Secondo quanto è emerso dall’inchiesta, l’organizzazione era composta da italiani, albanesi e romeni che operavano in stretto contatto con cosche della ndrangheta. A capo del gruppo, secondo l’accusa, c’era Saverio Magliaro di 58 anni.
L’operazione, denominata ‘Skoder’ (dal nome di una città albanese), ha consentito di smantellare un’organizzazione internazionale con forti legami in Albania.
Saverio Magliari, ritenuto il capo dell’organizzazione, secondo gli investigatori era un vero e proprio broker della droga, leader indiscusso nei traffici di stupefacenti. Da anni secondo l’accusa, aveva instaurato un rapporto di esclusiva nella fornitura delle sostanze provenienti dall’Albania.
Magliari poteva contare su rapporti solidi e vincolanti con la famiglia Smajlaj della città di Shkoder. Nessuna partita di droga proveniente dal paese delle aquile poteva essere immessa nel mercato calabrese senza che vi fosse il passaggio da Altomonte, piccolo centro del cosentino. Magliari, secondo l’accusa, sarebbe stato il dominus dello smercio potendo contare sull’appoggio delle cosche del nord della Calabria. Dall’Albania la famiglia Smajlaj, secondo l’accusa, procurava ogni tipo di droga, dall’eroina alla marijuana seguendo gli affari senza mai spostarsi da Shkoder utilizzando manovalanza moldava e romena per fare arrivare la merce in Italia.
Una vasta operazione è in
corso da questa mattina tra Calabria e Albania per sgominare una banda che gestiva il traffico della droga proveniente dall’estero e
destinato al mercato italiano ed europeo. La Guardia di Finanza di
Catanzaro sta eseguendo 24 ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di calabresi, albanesi e romeni che operavano a stretto
contatto.
Dalla Calabria, secondo quanto emerso, era Saverio Magliari, 58
anni di Altomonte (Cosenza) ritenuto capo della cosca locale di
‘ndrangheta, a far da interfaccia con una famiglia che abita nella
città di Shkoder, in Albania, per l’acquisto di eroina e marijuana.
I particolari dell’operazione saranno resi noti in una
conferenza stampa che si terrà alle 11 presso il comando provinciale
della Guardia di Finanza di Cosenza con la partecipazione del
procuratore antimafia Pietro Grasso e il comandante regionale delle
fiamme gialle, Gaetano Giancane.
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