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Sono tutte residenti nel bresciano le persone arrestate nella notte dai carabinieri, a conclusione dell’indagine, denominata ‘Antlià, che ha permesso ai militari di sgominare una banda dedita al traffico di cocaina nella zona dell’Alto Sebino: in quattro sono finiti in carcere, un altro agli arresti domiciliari, mentre altri tre erano già stati arrestati nel corso di altre inchieste. L’indagine ebbe inizio dagli accertamenti investigativi che furono effettuati dai carabinieri nell’ambito di un’altra operazione, denominata ‘Croce dominì, che a marzo dell’anno scorso portò all’arresto di altre 21 persone. Nel giugno 2007, i militari scoprirono un deposito di cocaina a Lovere e arrestarono Alessandro Giorgi, 60 anni, di Pisogne (Brescia) e Alberto Esposito, un pizzaiolo di 36 anni residente ad Artogne (Brescia), ma originario della provincia di Crotone. I due erano stati sorpresi con lo stupefacente che avevano appena acquistato a Trezzano sul Naviglio (Milano) da uno spacciatore calabrese originario di Cirò Marina, T.G., 35 anni che, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto da tramite con la famiglia Onorato, punto di riferimento in Lombardia per il traffico di cocaina gestito dalla cosca Serraino-Libri appartenente alla ‘ndrangheta calabrese. L’uomo è stato arrestato mesi fa nell’ambito di un’ operazione analoga della Dia di Milano, denominata ‘Metallicà e si trova ora nel carcere di Asti.
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