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“Sono soddisfatto perchè è
stata rilevata, sia dal ministero dell’Ambiente che dalla Regione
Calabria, la poca validità del piano di bonifica presentato dalla
Syndial. Ora hanno tempo fino a mercoledì prossimo per presentare un
progetto alternativo in mancanza del quale il ministero procederà in
danno verso la società e si determinerà di conseguenza”. Così il
presidente della Provincia di Crotone Sergio Iritale ha commentato
all’ADNKRONOS l’esito della conferenza di servizio per la bonifica del sito industriale di Pertusola avvenuto ieri al Ministero dell’Ambiente dove è stato analizzato il piano presentato dalla società dell’Eni.
“Il Ministero, la Provincia e l’assessorato all’Ambiente della
Calabria hanno assunto una posizione unitaria – ha sottolineato
Iritale – il piano presentato dalla Syndial non dava nessuna certezza
sulla bonifica dei terreni, con tempi lunghissimi e soprattutto non
prevedendo una barriera che impedisse che i metalli pesanti
continuassero a finire in mare”. Rigettando “un piano fine a se
stesso”, il presidente pensa invece a una bonifica a cui possa seguire “lo sviluppo dell’area sia dal punto di vista archeologico che da
quello turistico”.
Tra le proposte della Provincia anche quella di avviare “un
bando, un concorso internazionale che vada alla ricerca di tecniche
innovative per la bonifica dei terrenti e consenta di tirar fuori i
beni archeologici”. Anche il sindaco Vallone di Crotone interviene. Tra i principali punti contestati al piano della Syndial, dice Vallone, “la questione delle discariche a mare”. “La vecchia Pertusola – dice Vallone – aveva effettuato discariche di prodotti provenienti
dall’attività industriale sul sito demaniale antistante all’area
della Pertusola. Per un meccanismo di erosione delle coste si è
verificato il contatto diretto di queste discariche con il mare e
anche se attualmente questi siti sono stati messi in sicurezza non
c’è una condizione di tranquillità. Ma il piano della Syndial non
prevede lo spostamento di queste discariche”
“Anche il progetto di bonifica è lacunoso – sottolinea il primo cittadino – una parte del piano campagna del sito della Pertusola deve essere completamente asportato e messo in una discarica ad hoc, mentre la Syndial ipotizza un tipo di bonifica meno invasiva, che prevede
l’asportazione dei soli prodotti nocivi del terreno e non dell’intero
terreno. Su questo sono state espresse perplessità di carattere
tecnico”. Ma non è tutto. Altro punto contestato al piano
della Syndial, è la barriera che deve impedire sversamenti in mare.
“Il ministero – spiega ancora il sindaco di Crotone – ritiene che
debba essere fatta una barriera fisica per evitare che vi siano
sversamenti in mare attraverso le falde, per esempio a causa delle
piogge. Questa barriera dovrebbe essere un muro di cemento armato
lungo circa 2,5 km e profondo circa 8 metri. Sindyal invece ritiene
che sia sufficiente creare dei pozzi lungo questa linea da cui si
estrae l’acqua proveniente dal terreno e si manda a bonificare”.
Questi dunque “i punti principali sui cui il Ministero invita la società a fornire a chiarimenti. Se non lo farà entro la data
indicata – conclude Vallone – l’orientamento del Ministero sembra
quello di eseguire direttamente questi interventi attraverso delle
società pubbliche che operano nel settore delle bonifiche agendo in
danni nei confronti di Syndial e dell’Eni”.
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