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E’ caduta l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata nei confronti di un uomo di 59, anni di Girifalco (Catanzaro), processato per presunti ripetuti abusi ai danni della «figliastra». Il tribunale di Catanzaro presieduto dal giudice Camillo Falvo (a latere Antonio Saraco ed Emma Sonni), oggi, ha assolto l’uomo, difeso dall’avvocato Gregorio Viscomi, come aveva chiesto anche lo stesso pubblico ministero d’udienza, Elia Taddeo. Pesantissime le contestazioni per le quali il 59enne venne rinviato a giudizio, il 4 marzo del 2005, dal giudice dell’udienza preliminare Abigail Mellace, che accolse allora la richiesa del pm Adriana Pezzo. Il capo d’imputazione parlava di presunti, gravi abusi che sarebbero stati compiuti per un tempo assai lungo, dal 1996 al 2001, nei confronti della figlia della compagna, oggi 22enne. Ma in principio aveva appena 10 anni la bambina che, stando alle accuse, sarebbe stata oggetto di violenze terribili da parte del patrigno, compreso un presunto rapporto che si sarebbe consumato nel letto dove la piccola avrebbe dormito con la coppia, e che si sarebbero trascinate dalla casa in Calabria fino a Trecate, in provincia di Novara, nuova residenza del nucleo familiare. Su un tale presunto orrore avrebbe poi fatto luce la polizia, che aveva anche raccolto un’agghiacciante, particolareggiata, descrizione dei presunti abusi dalla viva voce della minorenne, dopo che le era scappata chiedendo aiuto ad una zia, nel lontano novembre del 2001.
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