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Ancora polemiche attorno al concorso a 45 posti di dirigente della Regione Calabria. E’ stato ultimato e sono state stilate le graduatorie di merito per le quattro aree di partecipazione, ma non tutto è andato come doveva.
Il dipartimento al Personale e la commissione di esami, in questi giorni, sono alle prese con le numerose richieste di accesso agli atti, da parte degli esclusi, e con le verifiche sul possesso dei requisiti dei vincitori, alcuni dei quali, dovrannno dimostrare di non aver riportato condanne penali.
Singolare il fatto che tali verifiche, vengano effettuate dopo l’espletamento del concorso e dopo il decreto di approvazione della graduatoria di merito, a firma del dirigente generale del personale.
L’iter di questo concorso infatti, è stato tutto ad ostacoli; a seguito di denunce, la Guardia di Finanza avrebbe ascoltato decine di giovani interinali della Why Not, impegnati tra il 2005 e il 2006, nell’istruttoria di questo concorso a dirigente nella sede dell’assessorato al Personale di via Panebianco a Cosenza.
Un gruppo di partecipanti al concorso, avrebbe inoltre sollevato dubbi anche relativamente ai cambiamenti dei requisiti d’ammissione e ancora, altra stranezza, riguarda il presidente delle commissioni d’esami, il quale ha decretato la riapertura del bando con la dicitura “concorso pubblico per titoli ed esami”.
L’assenza di controlli sugli altri requisiti, le ammissioni di alcuni concorrenti poi risultati vincitori con qualificihe dirigenziali di strutture private, sono tutti elementi che fanno dubitare del corretto espletamento del concorso; in Calabria, la storia si ripete!
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