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Trentaquattro reperti archeologici risalenti al periodo della Magna Grecia sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a Tropea nell’abitazione di un uomo di 69 anni che è stato denunciato. Il materiale, detenuto illegalmente, scoperto nel corso di una perquisizione domiciliare, potrebbe provenire da scavi clandestini effettuati nella zona della città di Vibo Valentia, l’antica Hipponion. In particolare sono stati trovati frammenti di testine femminili, coppette, brocchette, un piede e vasi, recanti in alcuni casi segni di antiche iscrizioni. I reperti, posti all’attenzione degli esperti, hanno messo in evidenza un’omogeneità sul piano della fattura attribuibile all’area della Magna Grecia databile in epoca risalente tra il V e il IV secolo a.C. In passato, anche nella zona del vibonese, ville, necropoli, mura e reperti sono stati spesso oggetto di sottrazione ad opera di ‘tombarolì che hanno alimentato traffici di collezionisti privati e mercanti d’arte.

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