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«Centocinquantacinque milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica e altri 60 milioni saranno destinati al finanziamento dei ‘contratti di quartiere II’ contemplati dal decreto ministeriale del 2007 e sprovvisti di copertura finanziaria: sono solo alcune delle disposizioni contenute nella proposta di riordino e indirizzo dei programmi di edilizia sociale, promossa da me ed approvata oggi dal Consiglio regionale». Lo ha detto l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato (nella foto), a conclusione della seduta consiliare. «L’articolato – ha aggiunto – ha riscosso largo consenso: approvata all’unanimità, la nuova normativa recante ‘Norme di indirizzo per programmi di edilizia socialè è destinata a inaugurare un nuovo corso nel settore dell’edilizia pubblica, sia nei rapporti con i Comuni beneficiari sia nella riconversione ecosostenibile degli insediamenti di alloggi e infrastrutture pubbliche». «Tante le novità in programma per la riqualificazione di un patrimonio, quello dell’edilizia residenziale pubblica – ha sottolineato Incarnato – che attraverso interventi mirati, può essere valido strumento per ridurre il disagio abitativo, migliorare l’offerta di nuovi alloggi nei confronti soprattutto delle classi più disagiate e riqualificare le aree degradate urbane, privilegiando i criteri di costruzione della bioedilizia e della progettazione ecosostenibile». Secondo Incarnato, «tra gli obiettivi della normativa regionale, in tutto sei articoli, non solo quello di favorire l’accesso alla proprietà della casa da parte dei cosiddetti incapienti, ma anche quello di dare una risposta concreta alle nuove povertà e ai fenomeni di esclusione sociale. In relazione a questi ultimi profili, la legge sancisce il diritto alla riserva per giovani coppie, anziani, lavoratori extracomunitari, ragazze madri e studenti universitari. Abbiamo voluto riordinare il settore dell’edilizia residenziale pubblica con norme di indirizzo che ci consentono, tra l’altro di recuperare i ritardi che la Calabria ha accumulato rispetto alle altre regioni italiane e che, in questi anni si sono tradotte in vere e proprie disparità». «L’obiettivo – ha detto Incarnato – è non solo quello di iniziare una vera e propria riqualificazione dei quartieri avendo riguardo alle opportunità messe a disposizione dalle nuove tecnologie e dalla bioedilizia, ma anche quello di recuperare le città ad una maggiore qualità abitativa e insediativa, aumentando i servizi, innovando i caratteri edilizia e abbattendo le barriere strutturali e architettoniche che hanno determinato, in questi anni, un marcato disagio abitativo». «Nella legge sono infatti – ha concluso l’assessore ai lavori pubblici – previsti programmi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per l’installazione di impianti di approvvigionamento idrico e dispositivi per la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo delle fonti pulite. Sono stati autorizzati, infine, cinque milioni di euro per soddisfare la richiesta degli aventi diritto per l’abbattimento delle barriere architettoniche in attesa ormai dal 2004».

(Fonte: Ansa)

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