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Un piccolo imprenditore edile di Stilo (Reggio Calabria), A.B., 38 anni, coniugato e padre di due bambini, è deceduto ieri sera all’sspedale di Locri in circostanze per il momento misteriose. I familiari hanno presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica perchè accerti eventuali responsabilità . L’uomo era ricoverato nel reparto di urologia del nosocomio locrese dove, venerdì scorso, era stato sottoposto ad intervento chirurgico per l’asportazione di un calcolo al rene sinistro. L’intervento, conferma il legale della famiglia, era perfettamente riuscito ed anche il decorso post-operatorio era nella norma. Ieri sera il paziente stava conversando con due suoi dipendenti che erano andati a fargli visita in ospedale. I due sono stati invitati da un infermiere a lasciare momentaneamente la stanza di degenza per consentire che venisse pratica un’iniezione; un antibiotico di routine. Pochi minuti dopo Bova ha avvertito un malore, un medico l’ha prontamente rianimato ma poi ha perduto nuovamente i sensi e quindi è stato portato nel reparto di rianimazione dove sarebbe giunto ormai cadavere. Un dramma consumatosi in poco meno di 15 minuti. I familiari hanno chiesto l’immediato sequestro della cartella clinica e, se ritenuto necessario dall’Autorità Giudiziaria, anche l’esame autoptico. Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato di Siderno, sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri; il magistrato di turno, Federica Fortunati, ha disposto il «fermo salma» ed il sequestro della cartella clinica. Questa sera il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Locri, Giustino Ranieri, ha costituito una commissione interna incaricata di accertare cosa sia realmente successo.
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