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Dopo tante attese è stato firmato ieri in Prefettura il protocollo d’intesa che permette la realizzazione del “Museo della ‘ndrangheta” a Reggio Calabria. Tra i firmatari la Provincia, il Comune, la Regione, L’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università della Calabria. Questo rappresenta un grande passo in avanti in direzione di “un museo del fare e dell’agire” che “non è un luogo fisico in cui esporre trofei ma una raccolta di valori”. Insomma un museo pensato in forma dinamica e avanzata come percorso culturale che attraverso la realizzazione di varie iniziative possa demitizzare il fenomeno”. E di dematizzazione, “bisogna togliere al fenomeno l’alone di mito”, ne ha parlato il prefetto Francesco Musolino (nella foto) che ha puntato il suo intervento sul ruolo primario delle scuole. A finanziare progetti pilota che coinvolgano proprio le scuole sarà la Regione per ricostruire il senso di fiducia nei riguardi della Calabria. Il sindaco Giuseppe Scopelliti, in chiusura, ha sottolineato la necessità di “storicizzare la ‘ndrangheta sul piano culturale”, relegandola in un museo che ha o poco o nulla di statico.
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