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RIONERO – Rastrelli, pale, sacchi per i rifiuti, decespugliatori, tagliaerba e tanta buona volontà. Questi gli attrezzi che i ragazzi dell’Associazione Le Monadi, in collaborazione con l’Associazione Arcadia, l’Amministrazione Comunale e tanti cittadini hanno utilizzato per ripristinare il Parco Archeologico di Torre degli Embrici. Di buon mattino i tanti volontari si sono adoperati per ripulire di erbacce e rifiuti l’antico sito archeologico ormai chiuso da due anni. Il “cleaning” ha fornito anche un’ottima occasione per far conoscere gli scavi di Torre degli Embrici a molti rioneresi che ignoravano questo importante pezzo di storia locale. A guidare il mini-tour negli scavi è stata l’archeologa Pasqualina Iosca che ha spiegato al pubblico presente l’evoluzione storica della villa romana, la sua personale esperienza sulla campagna di scavo condotta dall’archeologo australiano Richard Fletcher e la storia dei reperti rinvenuti e oggi conservati presso il Museo Nazionale di Melfi. «Il maggiore successo di questa iniziativa – riferisce la responsabile dell’evento Pasqualina Iosca – è stata la risposta di cittadini solitamente partecipi della vita associativa solo come spettatori: famiglie, operai, docenti hanno spontaneamente offerto il loro contributo con entusiasmo e volontà, gratificati dell’essere stati utili in prima persona a garantire l’accesso e la visibilità del sito, manifestando in modo sano e costruttivo il disappunto legato al suo abbandono. Quello che ci auguriamo – continua Iosca – è che questo passo, che ci ha consentito di riaccendere i riflettori sulla spinosa questione di Torre degli Embrici sia solo il primo verso la sua definitiva risoluzione: come Monadi faremo sentire la nostra voce nelle opportune sedi, forti di essere rappresentanti di una comunità che “non ci sta” a vedere ogni opportunità di crescita morire ancor prima di essere messa realmente in atto». Alla manifestazione ha partecipato l’assessore alla Cultura Vito D’Angelo che durante i lavori di pulizia ha asserito: «quando c’è sinergia tra cittadini, associazioni e istituzioni i risultati sono evidenti e tangibili. In questo periodo particolare è fondamentale che ci sia la sussidiarietà per risolvere qualche problema della nostra comunità. La manifestazione è stata molto interessante e partecipata e sottolinea l’importanza della ripresa dei lavori di scavo su Torre degli Embrici. Questa ci sarà grazie soprattutto alla collaborazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Basilicata e del Dott. Maurano che sarà sicuramente disponibile a riprendere i lavori e ciò lo dimostra la presenza sul sito della Dottoressa Ciriello». Una piccola luce si è dunque riaccesa su Torre degli Embrici. Merito anche della sfida vinta dalle Monadi che ha riportato all’attenzione l’importanza del sito rimarcando la necessità di non dimenticare il proprio “passato”.
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