3 minuti per la lettura
TRA LE MIGLIORI REGIONI italiane per trasparenza sanitaria c’è anche la Basilicata che occupa un brillante secondo posto dietro il Friuli Venezia-Giulia e prima di Valle d’Aosta e Lombardia.
Ben sette aziende sanitarie – di cui 4 in Campania – sono ancora all’anno zero sulla, mentre 14 rispettano tutti i parametri di legge.
La nuova fotografia della trasparenza nella sanità italiana, con i dati aggiornati al 28 dicembre, arriva da “Riparte il futuro”, campagna promossa da Libera e Gruppo Abele, attraverso l’iniziativa “Salute: obiettivo 100%“, il primo monitoraggio civico delle 240 aziende sanitarie italiane.
Le Asl vengono classificate in base a un punteggio che misura, in sintesi, il livello di applicazione della legge 190/2012 sulla lotta alla corruzione.
Tre, in particolare, gli adempimenti a cui è tenuta, entro il 31 gennaio 2014, ogni azienda sanitaria: nominare il responsabile locale anticorruzione; pubblicare online il Piano triennale anticorruzione; fornire informazioni complete sui vertici dell’organo di indirizzo politico (direttore generale, direttore sanitario, direttore amministrativo).
I dati mostrano il solito Paese diviso in due, con 10 Regioni sotto la media nazionale (53%) in fatto di trasparenza e dieci che la superano. In testa alla classifica delle Regioni più virtuose il Friuli Venezia-Giulia, con un punteggio dell’83%, seguito dalla Basilicata (82%). Medaglia di bronzo per la Valle d’Aosta (78%) e quarta la Lombardia (67%). In coda Campania (18%), Molise (19%), Sardegna (25%) e Calabria (29%).
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA