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TORINO (ITALPRESS) – La Juventus si è qualificata con due giornate di anticipo agli ottavi di finale di Champions League. Se le cose in campionato vanno male, non si può dire altrettanto in Champions dove invece il cammino finora stato perfetto: quattro partite e quattro vittorie, l’ultima delle quali arrivata all’Allianz Stadium di Torino contro lo Zenit San Pietroburgo per 4-2. Dopo i ko con Sassuolo e Verona, grande reazione da parte degli uomini di Allegri: Juve subito a ritmi alti e palo interno colpito con il destro da Dybala al 9′. All’11’, però, l’argentino cambia piede e sugli sviluppi di un corner, all’altezza del dischetto del rigore, schiaccia a terra il pallone con il mancino che si infila alla sinistra del portiere Kritsyuk. Gol numero 105 per lo juventino che festeggia come Platini, raggiunto in questa speciale classifica. Juve in pieno controllo e Zenit spettatore per tutta la prima parte di gara finchè a dare una grossa mano alla squadra di Semak ci pensa Bonucci che al 26′, con una deviazione di testa su traversone di Karavaev, disegna una parabola imprendibile per Szczesny rimettendo suo malgrado in equilibrio la sfida. Al 13′ della ripresa Juve in gol ancora con Dybala ma stavolta su calcio di rigore procurato da Chiesa per intervento falloso di Fabinho. La squadra bianconera avrebbe potuto chiuderla al 28′ con un bell’assolo di McKennie finito sulla traversa, ma ci pensa un minuto più tardi Chiesa che, servito sulla sinistra da Bernardeschi, salta Lovren e con un diagonale batte Kritsyuk. Poker servito da Morata che al 37′ mette in porta di sinistro in scivolata su perfetto assist da destra di un Dybala incontenibile. Dell’iraniano Azmoun, nel recupero, l’ultimo gol della serata con un esterno morbido che supera Szczesny da pochi passi per il 4-2 finale.
(ITALPRESS).

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