X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

ROMA (ITALPRESS) – Trentesima sconfitta consecutiva per l’Italrugby nel Sei Nazioni, la terza nell’edizione 2021. Dopo i ko con Francia e Inghilterra, gli azzurri di Smith si arrendono per 48-10 all’Irlanda. Una battuta d’arresto pesante per la Nazionale, che tornerà in campo il 13 marzo per ospitare sul terreno di casa il Galles. L’approccio al match degli azzurri sembra confortante. Non solo perchè Garbisi dà subito un saggio di precisione al calcio (3′), ma perchè i Verdi ci mettono qualche minuto a prendere le misure. Capitan Sexton impatta su punizione al 5′, al 10′ arriva la prima meta ospite, firmata da Ringrose e impreziosita dal piede di Sexton. L’Italia che paga ancora dazio all’indisciplina per il penalty di Sexton che, al 17′, vale il 3-10. Reazione rabbiosa degli azzurri, che si portano nei 22 avversari senza però sfruttare il peso della mischia. E allora l’Irlanda allunga la forbice: Keenan al 30′ si invola a schiacciare senza trovare ostacoli, Connors al 35′ fa tris. E poichè Sexton ha la mira del cecchino, ecco servito il 3- 27 che però non deprime l’Italia, brava a trovare la marcatura allo scadere con Meyer, in uscita da touche e su penetrazione di Garbisi. Il quale, da posizione defilata, non sbaglia la trasformazione mandando il match sul 10-27. Nella ripresa gli azzurri subiscono al 3′ la quarta meta irlandese per mano di Stander (Sexton trasforma). Soffre l’Italia, che dal 19′ è costretta all’uomo in meno per il giallo a Zilocchi; Stander, al 22′, si vede togliere dal TMO una meta per un in avanti e al 23′ Bigi rimedia un altro cartellino lasciando così i suoi in 13. L’Irlanda, con la doppia superiorità, ha vita ancora più facile: Connors schiaccia in mezzo ai pali al 25′ (Sexton non sbaglia la trasformazione), Lowe si vede togliere dal TMO la gioia personale per un altro in avanti. Non è finita perchè, allo scadere, arriva anche la marcatura di Earls: Sexton è infallibile e il 48-10 per i Verdi è servito.
(ITALPRESS).

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE