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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Se il buongiorno si vede dal mattino, agli Australian Open ci sarà da divertirsi. È grande Italia a Melbourne, dove Matteo Berrettini e Fabio Fognini conquistano la finale della Atp Cup mentre Jannik Sinner e Stefano Travaglia si contenderanno il titolo al “Great Ocean Road Open”.
Alla “John Cain Arena” sono i singolari a decidere la sfida contro la Spagna ancora orfana di Rafa Nadal. Il primo punto lo mette a segno Fognini, che per la prima volta in carriera – sette sconfitte su sette fin qui – riesce ad avere la meglio su Pablo Carreno Busta: 6-2 1-6 6-4 il finale a favore dell’azzurro, che forse senza la pioggia che ha interrotto per 40 minuti il match dopo il primo game del secondo parziale avrebbe potuto sbrigare prima la pratica. Fognini ha messo in campo una prestazione super, magari con qualche errore gratuito di troppo, chiudendo poi l’incontro con tre splendidi vincenti consecutivi nell’ultimo gioco. “Mi sento sempre meglio, le sensazioni sono buone”, commenta il 33enne di Arma di Taggia. A completare l’opera ci pensa poi Berrettini, praticamente perfetto in questa settimana: a farne le spese oggi è Roberto Bautista Agut, battuto 6-3 7-5.
Primo set senza storia più di quanto dica il parziale, più combattuto il secondo dove il romano trova un passante di diritto vincente per piazzare il break decisivo e chiudere i conti alla battuta. “Una sensazione incredibile – la gioia di Berrettini – Non è ancora finita ma siamo davvero felici per come sta andando”. Ora l’ultimo ostacolo, la Russia dei due Top 10 Daniil Medvedev e Andrey Rublev, vittoriosa per 2-1 sulla Germania. Rublev si è imposto in rimonta su Struff (3-6 6-1 6-2), due ore e 38 minuti di battaglia per il 24enne moscovita prima di avere la meglio su Alexander Zverev (3-6 6-3 7-5).
Ma le buone notizie non finiscono qui perchè per la settima volta nell’Era Open, la prima dal 1988 – successo di Massimiliano Narducci su Claudio Panatta a Firenze – un torneo del circuito maggiore vedrà due italiani in finale. A sfidarsi nel “Great Ocean Road Open” saranno Sinner e Travaglia. Il 19enne altoatesino centra la sua seconda finale consecutiva dopo quella vinta a Sofia a inizio novembre superando Karen Khachanov, numero 2 del tabellone, per 7-6(4) 4-6 7-6(4).
Un successo che Sinner sembrava aver già ipotecato strappando la battuta al russo in apertura di terzo parziale, poi il passaggio a vuoto quando va a servire per la vittoria sul 5-3 e un match-point annullato a Khachanov sul 5-6, fino al tie-break che gli permette di ‘vendicare’ l’eliminazione al quinto all’ultimo Us Open. Ora il derby con Travaglia (nessun precedente fra i due), che a 29 anni conquista invece la sua prima finale Atp. Il marchigiano parte male contro Thiago Monteiro, cedendo subito la battuta, poi la rimonta fino al 6-3 6-4 finale, figlio di una prestazione solidissima con 10 ace, il 58% di prime di servizio in campo con il 79% dei punti conquistati e il 45% di punti. Il cielo di Melbourne è più azzurro che mai.
(ITALPRESS).
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