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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo ha dato il suo consenso al prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP). Il testo sul bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, concordato con il Consiglio il 10 novembre, è stato approvato con 548 voti favorevoli, 81contrari e 66 astensioni.
“L’aumento – si legge in una nota del Parlamento – è il risultato degli sforzi negoziali del Parlamento per dare impulso a 10 programmi faro dell’UE nei prossimi sette anni, per proteggere meglio i cittadini dalla pandemia COVID-19, fornire opportunità alla prossima generazione e preservare i valori europei. Grazie a questo compromesso, in termini reali, il Parlamento europeo triplica la dotazione per EU4Health, assicura l’equivalente di un anno supplementare di finanziamento per Erasmus+ e garantisce che i finanziamenti per la ricerca continuino ad aumentare”.
I 15 miliardi sono ottenuti così: 11 miliardi di euro saranno prelevati principalmente da importi corrispondenti a multe per la concorrenza (che le aziende devono pagare quando non rispettano le regole dell’UE), in linea con l’antica richiesta del Parlamento che i fondi generati dall’Unione europea rimangano nel bilancio UE. Questi 11 miliardi di euro aumenteranno gradualmente il massimale complessivo del QFP (fissato a 1.074,3 miliardi di euro ai prezzi del 2018) a 1.085,3 miliardi di euro. 4 miliardi di euro saranno finanziati da riassegnazioni di fondi all’interno del QFP.
Inoltre, l’accordo prevede che 1 miliardo di euro sarà accantonato per far fronte ad eventuali esigenze e crisi future e potrebbe anche essere aggiunto ai programmi faro.
I negoziatori hanno accettato il principio secondo cui i costi a medio e lungo termine del rimborso del debito dal Recovery non devono essere coperti a scapito dei programmi di investimento del QFP, nè devono tradursi in contributi molto più elevati basati sull’RNL degli Stati membri. Pertanto, i negoziatori del Parlamento Europeo hanno elaborato una tabella di marcia per introdurre nuove risorse proprie da inserire nel bilancio dell’UE nei prossimi sette anni e far fronte così a tali costi aggiuntivi.
Questa tabella di marcia fa parte dell’”Accordo interistituzionale”, un testo giuridicamente vincolante, approvato dalla Plenaria, sempre oggi, con 550 voti favorevoli, 72contrari e 73 astensioni.
(ITALPRESS).
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