2 minuti per la lettura
Un’operazione, quella denominata “Vicolo Stretto”, dei Carabinieri di Petilia Policastro questa mattina nei comuni di Mesoraca e Petilia, che ha visto impegnati oltre 70 uomini del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone, elicotteri del 8° Elinucleo Carabinieri di Vibo Valentia, diverse unita’ cinofile antidroga e per la ricerca esplosivi e uomini della Compagnia Speciale del G.O.C. di Vibo Valentia.
Il blitz ha portato all’emissione di 18 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. di Crotone Gloria Gori su richiesta della Procura della Repubblica (Procuratore Raffaele Mazzotta e Sost. Proc. Ivan Barlafante) che ha concordato con gli esiti delle indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro e dalla Stazione Carabinieri di Mesoraca. L’accusa nei confronti dei 18 soggetti, è di traffico e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo Marijuana e Cocaina, reati perpetrati dall’ottobre 2009 al febbraio 2010.
L’indagine scaturisce dall’operazione “Mala Erba” che nel marzo scorso ha portato all’arresto di 21 soggetti coinvolti in una rete di spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Cotronei: proprio da una conversazione captata dagli investigatori su uno dei soggetti coinvolti nell’operazione, che si lamentava del calo di “affari” nella zona per colpa dell’arrivo, nella località montana di Villaggio Palumbo, di un nuovo spacciatore, è partita la nuova indagine.
Dall’analisi delle conversazioni e grazie a numerosi servizi di pedinamento, si è così risaliti ad una indipendente consorteria che aveva la propria zona principale di spaccio tra i vicoli del centro storico di Mesoraca e nella località turistica di Cotronei-Villaggio Palumbo. Il gruppo era retto da Vincenzo Manfreda di 35 anni, cugino di un altro Vincenzo Manfreda, di 46 anni, già coinvolto nella precedente operazione, che proprio a Villaggio Palumbo era in servizio come guardiano, e da Vincenzo Ruberto 25enne, operatore ecologico nei i vicoli del centro di Mesoraca. Da questi vicoli, diventati zone di spaccio preferite per eludere i controlli delle forze dell’ordine ha preso il nome l’operazione.
La marijuana spacciata era coltivata in zona, mentre la cocaina proveniva essenzialmente dalla provincia di Reggio Calabria, hanno spiegato gli investigatori in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il procuratore della repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta, il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Francesco Iacono, ed il capitano della compagnia di Petilia Policastro, capitano Giuorgio Mazzoli.
Nel corso delle indagini è stata accertata anche la cessione di una pistola da parte di uno degli arrestati, Pietro Brizzi, in cambio di cocaina. All’uomo viene contestat anche la detenzione di armi. Inoltre gli investigatori stanno facendo accertamenti su una mitraglietta nella quale si fa cenno nelle intercettazioni che sarebbe stata in possesso degli indagati.
LE PERSONE ARRESTATE
Oltre a Vincenzo Manfreda, sono Vincenzo Mantia, di 50 anni; Pietro Brizzi (45); Vincenzo Ruberto (26); Giuseppe Ruberto (25); Francesco Buonvicino (30), Sergio Mirabelli (39); Domenico Manfreda (40) e Elio Gerardo Ceraudo (43). L’obbligo di dimora o di presentazione alla polizia giudiziaria è stato disposto nei confronti di Massimo Lentini, di 26 anni; Vincenzo Castagnino (33); Davide Saporito (39); Salvatore Miletta (31); Santo Gigliotti (25); Carmine Ferrazzo (22); Felice Porchia (27); Francesco Pasquale (21) e Annunziato Porchia (21)
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA