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Un appuntamemtno automobilistico da non perdere quello con la «Salita della Sila», giunta alla sua 25^ edizione, nona prova del Campionato italiano velocità Montagna. Tornata alla ribalta sugli scenari tricolore dopo cinque anni, la cronoscalata di Montescuro ritorna a essere uno degli appuntamenti classici e di prestigio dell’automobilismo calabrese.
La manifestazione è organizzata dalla scuderia “bruzia Cosenza corse” del presidente Sergio Perri, in collaborazione con la Csai nella persona del delegato provinciale Gaetano Tropea, con l’Aci del presidente Corradino Aquino e con la Provincia del presidente Mario Oliverio.
«Sarà una grande festa di sport, – spiega una nota dei promotori – quella che il 6 e il 7 agosto si celebrerà tra Cone d’Aria di Celico e Montescuro, sui 9,5 chilometri di uno dei tracciati montani più tecnici e affascinanti d’Italia. Tantissime le novità attese, che verranno via via svelate dall’organizzazione. Anzitutto, c’è da dire che i piloti – anche quelli locali – stanno già affilando le armi per non farsi trovare impreparati. È stata riscontrata una grandissima voglia, da parte di moltissimi driver che da tempo non sfrecciavano più sull’asfalto montano, di rientrare in pista. E’ il caso del cosentino Pietropaolo Angotti, fermo dal 2009, pronto a correre nuovamente a bordo di una Porche Cayman Cup alla 50. Rieti Terminillo – Coppa Bruno Carotti il 10 luglio e poi alla 54. Coppa Selva di Fasano il 24, prima di rimettere piede in Sila, a inizio agosto. Alla gara verrà assegnata, peraltro, la validità del primo trofeo «Silvio Molinaro», per commemorare il giovane figlio del campione luzzese Eugenio Molinaro, scomparso tragicamente a Rende nei mesi scorsi. Sarà la terza tappa del Challenge.
La Sila, dunque, oltre a rappresentare una tappa cruciale per il Campionato Italiano Velocità Montagna, tornerà nell’immaginario dei tifosi e degli sportivi alla sua originaria collocazione: a rappresentare cioè una grande classica dell’estate calabrese, un appuntamento da non perdere assolutamente. Lo scorso anno, – si legge ancora – quando ancora la cronoscalata sottostava alla validità Tivm, all’ultimo tornante spuntò l’Osella Pa 21 della Cosenza corse di uno dei più titolati veterani cosentini, Antonio Ritacca, che vinse la gara e riportò in città il trofeo di Montescuro dopo l’ultimo cosentino (d’adozione), Rosario Iaquinta, che aveva vinto nel 2004. Quest’anno la concorrenza sarà impressionante, e, tra le varie classi e nei vari gruppi in competizione, sarà battaglia vera».

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