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«Condizione adeguate? Mettere dei container su una spianata di cemento a 40 gradi sotto il sole? Prolungare fino al limite massimo concesso dalla Comunità europea, e cioè 18 mesi, la detenzione di disperati nei Centri di identificazione ed espulsione che sono dei veri e propri lager? Ma di cosa stiamo parlando?».
Così Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati del Pd ha replicato nell’aula di Montecitorio, dopo la risposta del responsabile dei rapporti con il parlamento all’interrogazione dei democratici sul Cie di Palazzo San Gervasio rivolta al ministero dell’Interno che, però, non era presenta in Aula.
«Mi domando – ha proseguito – perchè non ci sia qui Maroni o perchè non abbia mandato un suo sottosegretario a rispondere sul tema della lotta all’immigrazione che è stato un suo cavallo di battaglia».
Un impegno che, però, «non sembra avergli portato molta fortuna alle recenti elezioni amministrative – ha continuato Calipari – Solidarietà, accoglienza, integrazione, sono state dimenticate in tutti i Cie e in particolare nel centro del Potentino definito, prima del trasferimento dei tunisini, la Guantanamo italiana».
Per l’esponente del Partito democratico il Centro di Palazzo San Gervasio deve essere «chiuso immediatamente e, per favore, nessuno parli di condizioni adeguate».
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