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La Confcommercio calabrese, attraverso il suo direttore Attilio Funaro ha snocciolato i dati attuali relativi al settore turistico in Calabria dove si registra un «meno 20% di prenotazioni per questa estate sui lidi e sui monti calabresi. E una particolare sofferenza della provincia di Reggio Calabria». «La provincia cosentina fa un po’ meglio di quella reggina – è la valutazione dell’associazione – mentre Tropea, seppure in sofferenza, resta trainante».
«Si naviga a vista – dice il direttore senza giri di parole – per questa stagione che ci terrà con il fiato sospeso fino alla fine, visto che fino a qualche anno fa potevamo dare numeri più precisi sulle prenotazioni già da aprile-maggio, la primavera era il termometro dell’estate, mentre adesso ci si affida alla soluzione dell’ultimo minuto, come il week-end lungo».
Funaro parla di un allarme “reale”: «Stiamo ormai vivendo alla giornata – dice – siamo a luglio e le prenotazioni arrivano alla spicciolata. Il che non consente una esatta programmazione di investimento da parte dell’operatore e una programmazione per offrire quella qualità dei servizi che il turista si attende».
«La stessa diffidenza da parte degli albergatori nel lanciare stage o collaborazioni la dice lunga – continua – anzi c’è una forte contrazione anche nei numeri dei dipendenti di hotel e strutture ricettive». Un problema, dunque, che a catena porta ripercussioni anche sull’occupazione nel settore. Una curiosità, il direttore di Confcommercio, la offre prendendo ad esempio i dati sul calo di vendita del carburante sull’A3. «Il dato significativo rispetto alla movimentazione turistica, che riguarda la nostra regione ma anche la Sicilia, è il netto calo di vendita di carburante sulla Salerno – Reggio. Aldilà dei costi della benzina, questo calo che riguarda proprio questa strada, è legato all’inizio dell’odissea dell’A3, con i lavori mai finiti. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso questo calo è stato netto, accentuando una tendenza già cominciata cinque, sei anni fa: siamo arrivati a un meno 50%».
E Funaro ricorda le ultime statistiche sugli italiani e le vacanze: «Quest’anno tre italiani su dieci sceglieranno di rimanere a casa – commenta – e c’è da giurare, anzi lo stiamo vedendo, che la Calabria, proprio per le condizioni delle sue infrastrutture, Salerno-Reggio in testa, è la più mortificata».
Sulla campagna di comunicazione Funaro concorda con Federalberghi: «Pensiamo che sarebbe stato necessario coinvolgerci sulle strategie per una campagna di comunicazione sul nostro prodotto», dice. «Per non parlare dei rapporti con i tour operator: dovrebbero venire qui a gennaio, e qui sì che la Regione dovrebbe avere un ruolo, sedersi al tavolo con le associazioni, e aprire un dialogo diretto».
«Sono loro i venditori – chiude Confcommercio – noi possiamo avere il prodotto migliore del mondo, ma se c’è un cattivo venditore c’è poco da fare».
In controtendenza i dati dell’associazione Direttori d’albergo (Ada), diretta da Demetrio Metallo: «La Calabria, sostanzialmente tiene», assicura l’associazione rispetto ai dati in proprio possesso. Anzi, la Calabria è «leggermente in controtendenza rispetto al dato nazionale: dai primi numeri ufficiosi – fanno sapere infatti – emerge un dato stabile in confronto al 2010». Previsioni ottimistiche, secondo le rilevazioni Ada, che prevede anzi che «la stagione estiva che si è appena aperta, vedrà questo dato consolidarsi, fatta eccezione per alcune Province come Vibo Valentia (dove si avrà un lieve calo di presenze soprattutto straniere)». «La provincia cosentina – fa sapere Metallo – in entrambe le coste, confermerà alla fine le stesse presenze sostanziali rispetto allo stesso periodo del 2010. Per avere comunque dati precisi ed ufficiali bisognerà attendere come sempre ottobre».

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