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«Il settore della depurazione rischia di collassare, con effetti devastanti per il turismo vibonese, senza contare le conseguenze ambientali. Da mesi si assiste impotenti all’incapacità della Regione di gestire una problematica cruciale per il presente e il futuro di questo territorio». Dura la critica del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi (in foto), nei confronti della Regione, «che prima ha legiferato per sopprimere gli Ato e accentrare su di se la gestione degli impianti, salvo poi lasciare tutto in stand-by, creando di fatto un caos operativo che pregiudica il servizio».
«A tutto ciò – prosegue – si aggiunge la mancata erogazione di fondi per potenziare e ammodernare gli impianti, fino a prevedere una copertura adeguata per l’intero territorio provinciale. Insomma, niente soldi, nessuna programmazione degli interventi e tanta confusione normativa. L’unico modo con cui la Regione ha deciso di affrontare questo problema è cercare di convincere l’opinione pubblica che le responsabilità sono di altri, magari delle Province, che sulla materia non hanno mai avuto alcuna competenza, visto che anche gli Ato sono emanazione diretta della Regione. Eppure, ci sono consiglieri regionali della maggioranza che di mattina incontrano gli amministratori comunali rivendicando le competenze della Regione in materia e di pomeriggio vanno in tv sostenendo che la colpa di questa bomba ecologica innescata è della Provincia».
«Ebbene – prosegue De Nisi – non ci stiamo a fare da parafulmine per responsabilità che non sono nostre. Ci si chieda, piuttosto, cosa ha fatto e cosa sta facendo Scopelliti, ormai al governo della Calabria da più di un anno, per intervenire efficacemente in questo settore».
Sul problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, De Nisi sostiene che «anche in questo campo la situazione è gravissima e sotto gli occhi di tutti. Le strade del capoluogo e delle costa sono invase da cumuli di spazzatura non raccolta che accolgono turisti e villeggianti con il peggiore biglietto da visita che si possa immaginare. Bene ha fatto il presidente della sezione Turismo di Confindustria Vibo a sollevare con forza il problema, puntando il dito contro la mancata programmazione della Regione».

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