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di Alfonso Pecoraro
IN ATTESA che avvenga il chiarimento di ruoli e ambizioni all’interno della Polizia Municipale, dopo l’ultimatum lanciato dal ds Michele Calia contro “l’egemonia” di Michele Ligrani all’interno del club, quella lanciata da Antonio Leopardo, storico dirigente della società potentina, appare più che una provocazione una traccia sulla quale lavorare.
«I problemi ci sono – afferma Leopardo – inutile negarli. Aspettiamo l’esito di una nuova riunione per verificare se lo stallo è superabile, ma sono abbastanza pessimista». I motivi sono, secondo l’imprenditore, di duplice aspetto: «Innanzitutto dal punto di vista economico la crisi è abbastanza evidente. Basti pensare alle difficoltà incontrate l’anno scorso per reperire uno sponsor principale. In secondo luogo a Potenza la situazione è a dir poco insostenibile. Quattro squadre femminili e una maschile rappresentano una quantità che nemmeno realtà oggettivamente superiori alla nostra possono permettersi. Praticamente ci dividiamo tutto, dagli aiuti economici, alle giocatrici, specie le giovani migliori, per finire agli spettatori, con il risultato che lottiamo per campionati poco ambiziosi e che si chiudono mestamente con posizioni di classifica senza valore». La conseguenza è una soltanto: «Lavoriamo per metterci insieme. Proviamo ad unire le quattro società di Potenza realizzando solo due club, uno in B2 con tutte le giocatrici locali e che punti fortemente sul settore giovanile. L’altro in B1 con un programma ambizioso per il salto di categoria. Sarà possibile? Proviamoci almeno». Ma sembra proprio che Leopardo un giro di orizzonti in città lo abbia già iniziato a fare: «Qualche contatto c’è già. Personalmente sono in buoni rapporti con tutti i dirigenti delle altre squadre. Ma occorre superare i personalismi, iniziare a capire che Potenza non può reggere una simile realtà. E’ una questione di mentalità che può essere superata, magari anche con il coinvolgimento delle istituzioni federali e di quelle cittadine. Questa dispersione è assolutamente deleteria». Le previsioni di spesa per la prossima stagione, per affrontare il campionato di B1 (con la Pm) e quello di B2 (con Asci, Livi e De Gasperi), supera di parecchio i 500 mila euro. Per non considerare poi lo sforzo ulteriore che si accingerà a fare la Virtus nel campionato maschile, ma almeno in questo caso, i risultati sono stati buoni. A detta del ds Michele Calia, “a Potenza un discorso del genere sarà impossibile da affrontare”, ma come abbiamo ribadito in altre circostanze se mai ci si siede intorno a un tavolo, mai si riusciranno a superare le divisioni. Oggettivamente il percorso appare difficile, non certo irrealizzabile. Si può sintetizzare in questo modo: Potenza potrebbe superare una prova di maturità e rilanciarsi nel panorama nazionale come una realtà nuova. Bisogna effettivamente valutare se si è maturi per una nuova stagione.
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