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«Non ho ucciso nè Elisa Claps nè Heather Barnett. Voi state suggerendo che il killer sono io e io non lo sono». Lo ha affermato Danilo Restivo (in foto)rispondendo alle domande incalzanti del pm che gli sta chiedendo conto delle similarità tra gli omicidi di Heather Barnett ed Elisa Claps.

Restivo ha riocostruito con tono tranquillo il suo legame con la studentessa di Potenza, scomparsa nel 1993: «Ero attratto da lei», ha confessato. «Mi dichiarai 273898ma lei mi respinse perchè aveva già un’altra relazione. Ero un pò deluso ma è una cosa normale. Lei era la sorella di Luciano Claps e non volevo causare guai».
Secondo la versione del 39enne, Elisa l’avrebbe invitato ad entrare nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza e avrebbero parlato per una decina minuti di un’amica comune, Paola. Al termine della conversazione, la studentessa sarebbe uscita dalla chiesa mentre lui si sarebbe 273903trattenuto all’interno «per pregare».

Parlando del suo arresto a Potenza per false testimonianze, Restivo a rivelato di aver subito violenze all’interno del carcere: «Quando venni arrestato, a un anno dalla scomparsa di Elisa, sembrava più una scusa per non aver trovato un colpevole. Mi avvalsi della facoltà di non rispondere. Per questo mi misero 37 giorni in isolamento, dove venni abusato fisicamente e psicologicamente».

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