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Per sollecitare il dibattito in Parlamento sulla questione del sovraffollamento nelle carceri e l’adozione di provvedimenti di amnistia, che consentano di migliorare la vivibilità degli istituti di pena, un gruppo di attivisti del Partito radicale di Basilicata, guidato dal segretario regionale Maurizio Bolognetti, ha manifestato oggi davanti alla casa circondariale di Matera.

L’iniziativa si svolge a sostegno dello sciopero della fame e della sete portato avanti dal leader radicale Marco Pannella e sostenuto da associazioni, reclusi, agenti e Camere penali. «C’è – ha detto Bolognetti – un tradimento dell’articolo 27 della Costituzione. A chi storce il naso sulla nostra richiesta di amnistia citiamo i dati sui procedimenti prescritti, che lo scorso anno sono stati 170 mila. Ma non si tratta di reati che riguardano tossicodipendenti o immigrati clandestini detenuti, ma altro. In Italia, pertanto, c’è una amnistia clandestina e di classe.

Vogliamo che si adotti il provvedimento e che venga inserito nell’agenda del Parlamento per consentire alle carceri di funzionare meglio e di restituire condizioni di vivibilità ad agenti e detenuti». Bolognetti ha fornito i dati sulle conseguenze del sovraffollamento nelle 206 carceri italiane, dove sono ristretti 68 mila detenuti a fronte di una disponibilità di 44 mila posti. Dal 2000 a oggi sono morti 1.800 detenuti, 650 dei quali si sono suicidati. Nel decennio trascorso si sono verificati 87 suicidi tra gli agenti. Quanto alla situazione del carcere di Matera, Bolognetti ha detto che al momento non vi sono situazioni di sovraffollamento, ma – secondo i Radicali – resta “precaria» la situazione dell’assistenza sanitaria

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