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La sindaca Vittimberga nel cantiere in cui l’altra notte sono stati incendiati quattro mezzi

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di ANTONIO ANASTASI ISOLA CAPO RIZZUTO – Lo ha fatto nelle settimane scorse Cutro, e tra qualche giorno lo farà anche Isola Capo Rizzuto: scendere in piazza per manifestare contro la ‘ndrangheta. La proposta della sindaca di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, in apertura dei lavori del consiglio comunale, ha incontrato l’appoggio unanime della civica assise.

Vittimberga poco prima aveva visitato il cantiere della ditta Soigea, specializzata in impianti elettrici e parchi eolici, che l’altra notte ha subito l’incendio di quattro mezzi (LEGGI LA NOTIZIA) forse in seguito alla ripresa in grande stile del racket di ‘ndrangheta a Isola dopo un periodo di relativo quieto vivere. «Non è stato un bello spettacolo vedere quei mezzi bruciati, vedere investimenti andare in fumo, come rischia di andare in fumo il posto di lavoro di oltre 100 famiglie» ha detto la sindaca, dopo aver compiuto un sopralluogo tra le carcasse bruciate, con una delegazione di assessori e consiglieri. «Queste immagini hanno portato dentro di me tanta rabbia e questa rabbia sono convinta sia di tutto il Consiglio e di tutti i cittadini, per questo ritengo necessario scendere subito per strada e manifestare il nostro dissenso – ha detto ancora – Gli imprenditori devono lavorare con massima tranquillità – ha aggiunto- se questo non accade, la ricaduta negativa è su tutto il territorio». Secondo Vittimberga, «le aziende iniziano ad aver paura di venire ad Isola e di conseguenza si perdono posti di lavoro e possibilità di crescita. Ad oggi, e da ormai qualche anno, sul territorio ci sono diverse aziende impegnate nei lavori pubblici; una società come Soigea non produce solo guadagni personali, dà lavoro a decine e decine di famiglie».

Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dei vari consiglieri, come Gaspare Cavaliere, del Pd: «Vogliamo vivere in un paese normale e per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. La sola politica non può contrastare tutto questo, c’è bisogno della collaborazione di tutti, di una comunità che si ribella. Condanniamo la ‘ndrangheta e tutte quelle azioni che tendono a mirare la serenità e prosperità di questo territorio». Parole dure contro la criminalità organizzata sono state usate anche da Carlo Cassano (Azione) e Santo Pullano (Liberi di ricominciare), mentre per il consigliere Raffaele Gareri (Idea Comune) «Non è sufficiente quello che facciamo, dobbiamo fare di più e ci viene chiesto e sollecitato più volte. La legalità – ha detto ancora Gareri – non ha colori politici. Isola è contro la mafia, noi siamo dalla parte dello Stato. Noi siamo dalla parte anche di quelle famiglie che oggi rischiano di stare a casa. Ribelliamoci tutti e facciamolo capire ai cittadini». Il consigliere Maurizio Piscitelli (Siamo Futuro) ha sottolineato che «Fatti come quelli accaduti la notte scorsa sono un danno che viene fatto ad un’intera comunità. Anche in passato Isola ha fatto grandi manifestazioni, lo ha fatto sin dagli ‘90 e ovviamente saremo presenti a quella proposta dal sindaco. Dobbiamo avere il coraggio di denunciare altrimenti saremo sempre offesi e vilipesi. Isola – ha concluso – merita ben altro». Di tenore analogo gli interventi di Luigina Vallone (FI) e del presidente del Consiglio, Luigi Rizzo.

Sono passati in secondo piano i punti ordinari, come la formazione del gruppo consiliare “Orizzonti Nuovi verso Idea Comune” e l’approvazione della sdemanializzazione di un terreno privato. C’era da tutelare il futuro di una comunità e da avviare un processo di coscientizzazione. Forse il segnale giunto dalla vicina Cutro, dove per la prima volta le vittime del racket hanno denunciato e la gente è scesa in piazza in loro sostegno, ha contribuito a dare la sveglia al territorio. Per questo la sindaca di Isola ha poi incontrato le associazioni e il mondo della Chiesa, che hanno condiviso il suo appello: che sia un contagio di disobbedienza alla ‘ndrangheta, il più vasto possibile.

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