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Roma, 5 mag. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping, arrivato domenica a Parigi per una visita di Stato, afferma su Le Figaro che intende “lavorare con la Francia e l’intera comunità internazionale” per “risolvere la crisi” in Ucraina.
“Ci auguriamo che la pace e la stabilità ritornino rapidamente in Europa e intendiamo lavorare con la Francia e l’intera comunità internazionale per trovare buone strade per risolvere la crisi”, scrive il numero uno della superpotenza asiatica in un articolo pubblicato dal quotidiano Le Figaro.
“Comprendiamo lo sconvolgimento che la crisi ucraina sta causando agli europei. La Cina non è l’origine di questa crisi, né ne è parte o partecipante”, aggiunge il leader cinese.
Xi Jinping assicura di aver “sempre svolto un ruolo costruttivo per promuovere una soluzione pacifica” nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Il presidente cinese ricorda di aver invitato in più occasioni “a rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, a rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi, a tenere conto delle legittime preoccupazioni di sicurezza delle diverse parti, e di aver insistito sulla necessità imperativo non usare armi nucleari né intraprendere una guerra nucleare”.
La Cina, aggiunge, “ha fornito all’Ucraina aiuti umanitari e il nostro inviato speciale ha effettuato diversi viaggi nei paesi interessati”.
Durante la visita di Xi Jinping in Francia fino a martedì, il presidente francese Emmanuel Macron intende sostenere la “reciprocità” commerciale e la ricerca di una soluzione alla guerra in Ucraina di fronte a un presidente cinese che continua a mostrare il suo sostegno alla Russia.
Parigi vuole garantire che la Cina, il principale alleato del presidente russo Vladimir Putin, non riceva un chiaro sostegno al suo sforzo bellico contro Kiev. Anche “incoraggiarla a usare le leve” di cui dispone su Mosca per “contribuire alla soluzione di questo conflitto”, secondo l’Eliseo.
Emmanuel Macron ha lanciato lo stesso messaggio un anno fa durante la sua visita di stato in Cina, con risultati modesti.
Dopo la Francia, il presidente cinese visiterà Serbia e Ungheria, due Paesi rimasti vicini a Mosca.
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