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Roma, 5 apr. (askanews) – Dopo due anni di crescita, nei primi tre mesi negli stabilimenti italiani di Stellantis si registra un forte calo della produzione. Nel primo trimestre sono stati prodotti 170.415 veicoli, con una diminuzione del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (188.910 veicoli prodotti tra auto e furgoni commerciali). E’ quanto rileva il consueto report della Fim.
Questi numeri, sostiene la categoria dei metalmeccanici della Cisl, allontanano l’obiettivo di un milione di veicoli l’anno.
Tutti gli stabilimenti dimezzano le produzioni, tranne Pomigliano d’Arco e Atessa. La produzione di autovetture registra un -23,8% pari a 105.255 unità, mentre quello relativo ai veicoli commerciali segna una crescita del 28,5% che in termini di volumi è pari a circa 14.460 unità in più. Negli stabilimenti di produzione delle auto la Fim ha riscontrato una situazione particolarmente negativa. Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, che rappresenta più della metà della produzione totale e dove si riscontra una crescita del 26% rispetto al primo trimestre 2022, gli altri quattro stabilimenti dimezzano la produzione auto con flessioni molto significative.
Sicuramente condizionata dal ritardo degli incentivi per le auto ecologiche, ha spiegato il leader della Fim, Ferdinando Uliano, il polo produttivo di Mirafiori perde la spinta della 500 elettrica che aveva caratterizzato la salita produttiva degli ultimi tre anni, compensando il continuo calo delle Maserati. Gli stabilimenti di Melfi e Cassino subiscono l’attesa verso la transizione alle future produzioni sulle due nuove piattaforme Stla Medium e Stla Large previste a partire dalla fine 2024.
I veicoli commerciali Lvc (elettrici) di Atessa dopo due anni di flessione negativa ritornano a dare un contributo positivo ed importante ai volumi complessivi. Se l’andamento riscontrato nel primo trimestre 2024 viene confermato nei prossimi mesi e gli incentivi non invertono la tendenza, la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630mila unità, al di sotto delle 751mila del 2023.
L’obiettivo dei tavoli sugli stabilimenti italiani di Stellantis, che si stanno svolgendo al ministero delle Imprese e del made in Italy, è quello definire tutti gli impegni necessari per garantire volumi, occupazione e prospettive, ha sottolineato il leader della Fim, Ferdinando Uliano, presentando il report.
“Dobbiamo riconoscere che superate le difficoltà iniziali il tavolo dell’auto è partito in maniera costruttiva e concreta – ha detto – ora è indispensabile che questo tavolo di sistema raggiunga l’obiettivo di costruire un accordo di sviluppo con Stellantis e tutti gli attori del settore automotive italiano per l’aumento dei livelli produttivi negli stabilimenti italiani, il consolidamento dei centri di ingegneria e ricerca, maggiori investimenti sui modelli innovativi, la riqualificazione delle competenze dei lavoratori e il sostegno alla riconversione della filiera della componentistica”.
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