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Città del Vaticano, 29 mar. (askanews) – Nel mondo d’oggi esistono nuovi e sofisticati metodi per procedere alle “esecuzioni”. E tra questi c’è anche quello che passa attraverso la tastiera di un computer. A ricordarlo è Papa Francesco nelle meditazioni da lui scritte, per la prima volta, per la Via Crucis di questa sera che si svolgerà al Colosseo, come tradizione.

Nella Sesta “Statio” dedicata a Gesù che “riceve conforto dalla Veronica che gli asciuga il volto”, Francesco scrive: “Gesù, tanti seguono il barbaro spettacolo della tua esecuzione e, senza conoscerti e senza conoscere la verità, emettono giudizi e condanne, gettando su di te infamia e disprezzo. Accade anche oggi, Signore, e non serve nemmeno un macabro corteo: basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze”.

Da qui la riflessione di Papa Bergoglio: “mentre tanti urlano e giudicano, una donna si fa strada in mezzo alla folla. Non parla: agisce. Non inveisce: s’impietosisce. Va controcorrente: sola, con il coraggio della compassione, rischia per amore, trova il modo di passare tra i soldati solo per darti sul volto il conforto di una carezza. Il suo gesto passerà alla storia ed è un gesto di consolazione”.

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