La protesta degli studenti a Castrolibero
3 minuti per la letturaCASTROLIBERO (COSENZA) – Il principale protagonista del presunto sexygate del Liceo Valentini di Castrolibero, il professore A.B, indagato per molestie sessuali, vive ore drammatiche da solo in casa confrontandosi soltanto con stretti congiunti e con gli avvocati difensori. Ha causato dieci giorni di occupazione che prosegue ad oltranza, due studentesse hanno presentato denunce nei suoi confronti, la preparazione di una manifestazione di tutte le scuole della provincia indetta per venerdì prossimo si prepara ad accendere nuovi clamori.
Ma nella rumorosa protesta che vede gli studenti chiedere immediati provvedimenti nei confronti della preside Jolanda Maletta e del professor indagato, c’è anche, tra i ragazzi del “Valentini- Majorana”, chi concede il beneficio del dubbio su quanto accaduto, se non proprio la manifesta solidarietà nei confronti del principale accusato.
Siamo in grado di riferire, per averli potuti leggere, dei messaggi inviati in queste ore al docente da parte di suoi studenti e di alcuni colleghi. Un’intera classe gli ha fatto pervenire una sorta di appello collettivo e di omaggio professionale. Gli hanno scritto che sin dal primo momento volevano farsi vivi, ma non sapevano “se era il momento giusto”, comunque hanno voluto testimoniargli vicinanza. Si dichiarano “un po’ confusi” ma anche increduli. Sul punto delle denunce non si esprimono non sapendone nulla, ma questi studenti esprimono ringraziamento per come sono stati trattati a scuola e per il rapporto che hanno avuto con il loro docente. Lo definiscono “il professore migliore” aggiungendo che anche coloro i quali non hanno un buon rapporto con la matematica “amano il suo metodo di spiegare e le sue continue battute che rendono le ore di lezione un puro divertimento oltre che apprendimento”. Un prof “amico”, dicono, e concludono la missiva augurandosi che la questione si risolva presto per tornarsi ad incontrare a scuola. Il professore ha risposto ringraziando e dicendosi “onorato” delle loro parole.
Non è l’unico messaggio giunto al docente in queste ore. Sono diversi anche i messaggi singoli. C’è chi si preoccupa che il docente sia stato già trasferito e chi si mostra rassicurato che questo non sia avvenuto. Augurano chiarezza. Mandano stickers affettuosi e incoraggianti.
Anche dei colleghi hanno scritto al professore sospettato di comportamenti non rispettabili per un docente. Lo appellano con un diminuitivo confindenziale, esprimono solidale fiducia, e chiedono se possono andare a trovarlo a casa. Il prof ringrazia, fa presente che in questo momento non è il caso, ma che presto sarà felice di riceverli.
Probabilmente una piccola minoranza quella dei docenti solidali. Tra l’altro i numerosi professori della scuola hanno posizioni molto differenziate anche rispetto alla gestione di tutto l’affaire da parte della dirigente Jolanda Maletta, che per stamattina ha convocato un collegio con tutti i docenti. Una riunione che si presenta con gli animi molto agitati.
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