Lapo Elkann in visita alla cooperativa Noemi di Crotone
3 minuti per la letturaCROTONE – Dall’incontro tra Lapo Elkann e suor Michela Marchetti nascerà un centro per i bambini meno fortunati e per le donne maltrattate? Sembra di sì.
Di certo, la «bulimia» di aiutare gli altri, come la definisce lui stesso, ha sospinto Lapo Elkann verso la città pitagorica. La conferma arriva da suor Michela. «Intanto – premette la religiosa – l’ho conosciuto di persona, condividiamo alcuni valori, soprattutto il valore di aiutare le persone, chi sta ai margini, e la comunicazione è – precisa soppesando le parole – che la Fondazione Laps e la cooperativa sociale “Noemi” stanno valutando di fare qualcosa insieme, non le dico altro solo perché io sono per i fatti, preferisco parlare al momento opportuno».
Ma chi l’ha messa in contatto con il manager Elkann? «Mi hanno contattato», si limita a dire suor Michela. Dalla sua voce pacata si intuisce che il pressing dei mass media non le ha stravolto la vita. «Sto andando avanti, ho dei servizi da svolgere», ripete. Dunque, qualcuno, non si sa chi, ha messo in contatto Lapo Elkann con suor Michela Marchetti, che, per il suo continuo impegno (anche nell’ambito del centro antiviolenza) a favore delle donne e dei bambini in difficoltà, si è meritata l’onorificenza di ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, nel 2015.
L’8 gennaio scorso, ovvero lo stesso giorno in cui è atterrato a Crotone con un volo privato, Lapo, quale presidente della Fondazione Laps, si è recato presso la sede della cooperativa sociale “Noemi”, che si trova nel centro storico, per incontrare suor Michela, che è la responsabile dei servizi prestati dalla cooperativa. Il nipote dell’avvocato Agnelli ha avuto l’opportunità di visitare tutti i «luoghi del servizio», compresi il Centro diurno per minori “Piccoli Passi”, rivolto ai bambini crotonesi dai 6 agli 11 anni, e la Bottega di Rut, dove sono esposte creazioni solidali in ceramica. L’attenzione della sua Fondazione per i bambini e i giovani, è certificata dai numeri del triennio 2017-2019: i minori beneficiati dai progetti della Fondazione sono stati circa 6mila. Qualche anno fa, Lapo ha confessato di avere avuto un’infanzia difficile. Ha deciso di raccontare gli episodi di quell’infanzia, che ha odiato, non per sé, ma per quelli più sfortunati di lui. Ha costituito la Fondazione, perché «è giusto dare se hai».
A questo nuovo ritratto, ormai arcinoto, del manager-benefattore l’imprenditore turistico crotonese, Mario Sposato, aggiunge altri particolari. «Siamo amici – evidenzia – ho ospitato Lapo nel mio albergo, non vede l’ora di tornare a Crotone e di fare del bene alla nostra città, lui ama la Calabria, la considera una terra meravigliosa e gli dispiace che molta gente abbia una percezione sbagliata di un luogo così ricco di risorse». Sposato prosegue: «Ho chiamato il deputato Torromino e il presidente Occhiuto per rappresentargli che Crotone ha bisogno di infrastrutture e servizi per attirare gli investimenti, Lapo è arrivato con un volo privato, ma come si può investire a Crotone e provincia senza un porto che possa ospitare grandi imbarcazioni e senza trasporti aerei e ferroviari?».
Poi, svela qualche curiosità. Il rampollo della famiglia Agnelli «non mangia i primi piatti». Gli ha preparato «i dentici al forno, al sale, gli antipasti, la carne domenica sera» e gli ha regalato delle bottiglie di vino che hanno una particolarità. «Le etichette con la colonna di Capo Colonna – precisa Sposato – le ho disegnate io». E lui ha un talento artistico. Lapo Elkann, “scortato” dalle sue guardie del corpo, è ripartito a mezzogiorno di ieri.
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