Il sindaco col capo della municipale Sebastiano Tramontana e il segretario generale Domenico Scuglia
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – La signora Lina porta lentamente fuori le piante e i fiori ormai appassiti. Li ripone nel cassonetto poco distante. Poi, straccio alla mano, inizia a pulire l’edicola funeraria. Lì ci sono i suoi genitori, qualche suo zio. Per due mesi non ha potuto rendere loro visita ma da oggi potrà tornare a farlo. E, come lei, migliaia di vibonesi si recheranno al camposanto per lo stesso motivo: pregare sulla tomba dei propri cari.
La “Fase 2” del governo a Vibo Valentia è iniziata così: con un afflusso importante ma non confusionario al cimitero. C’era, d’altronde, da aspettarselo che il primo pensiero della gente, una volta riaperti questi luoghi di preghiera, fosse rivolto ai propri defunti. E così i vibonesi, fin dalle 8, hanno iniziato a recarsi al cimitero comunale. Il custode ci riferisce che l’afflusso non è intenso, ordinato e disciplinato. Tutti portano le mascherine e si attengono, nella maggior parte dei casi, alle regole del distanziamento sociale.
La fotogallery dei vibonesi in visita al cimitero
Chi ha la fortuna di avere una cappella funeraria inizia a pulirla. Dopo due mesi era inevitabile che la polvere si fosse accumulata all’interno, che i fiori fossero appassiti. «Finalmente posso tornare a rivedere mio fratello e mio padre», racconta il signor Bruno la cui madre è poco distante: «Non poter venire a fare loro visita per così tanto tempo è stato difficile ma adesso torneremo a farlo». Il silenzio di questi due mesi, all’interno del camposanto, è interrotto dal cicalare delle persone, intente perlopiù a sistemare le rispettive Edicole.
La signora Teresa e il marito Claudio stanno sistemando i fiori davanti la tomba della sfortunata figlia. Lei ha le lacrime che le solcano il viso: «È stata una sofferenza continua non poterla venire a trovare – racconta – un dolore che può solo immaginare chi ha avuto la sfortuna di vivere una simile situazione. Ma adesso, finalmente, potrò tornare a parlarle».
Queste sono solo alcune delle storie che abbiamo raccolto stamani al cimitero del capoluogo ed altre scene analoghe si sono verificate anche in quelli delle frazioni, luoghi che il Comune ha provveduto a pulire nelle ore immediatamente precedenti all’apertura per consegnarli ai cittadini in condizioni dignitose.
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