Antonio De Pace con Lorena Quaranta
2 minuti per la letturaDASA’ (VIBO VALENTIA) – Una comunità sconvolta dopo la notizia, che in queste ore si sta spargendo a macchia d’olio, che Antonio De Pace all’alba di questa mattina ha ucciso la fidanzata ventisettenne Lorena Quaranta con quale conviveva a Furci Siculo un paesino in provincia di Messina.
Entrambi, infatti, erano iscritti presso la facoltà di Medicina all’Università di Messina. Non si conoscono ancora i motivi che avrebbero spinto il giovane, conosciuto in paese come una persona tranquilla, ad avventarsi con tale brutalità contro la compagna che, secondo quanto appreso, sarebbe stata strangolata.
De Pace, rendendosi conto di quanto aveva commesso, in stato confusionale, ha prima allertato i carabinieri e poi tentato di suicidarsi. Sono stati infatti gli uomini della Benemerita a salvargli la vita in quanto il giovane avrebbe cercato di tagliarsi le vene ferendosi con un coltello sia i polsi che il collo. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha evitato quindi un’ulteriore tragedia.
Sul posto anche il medico legale per gli accertamenti del caso mentre Antonio De Pace è stato accompagnato presso il Policlinico per le dovute cure dove risulta piantonato dai carabinieri in attesa di essere interrogato dagli inquirenti. Infatti la Procura di Messina ha aperto l’inchiesta per fare luce sul delitto.
«E un dramma nel dramma. Stamattina ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia. Siamo sconvolti». A dirlo all’Adnkronos è Matteo Francilia, il sindaco di Furci Siculo. «Ogni forma di violenza, ancora di più se commessa ai danni di una donna – precisa il sindaco -, va condannata senza se e senza ma. Chi si macchia di simili gesti deve marcire in galera. La nostra comunità da sempre è in prima linea nel contrasto alla violenza di genere, abbiamo istituito un centro di ascolto e anti-violenza, ecco perché una simile notizia ci addolora profondamente».
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