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Da Siena a Philadelphia passando per Avellino e Napoli. Passa per queste città la scoperta che porta un contributo alla lotta contro i tumori. Dopo quattro anni di ricerca finanziati con fondi statali e federali americani lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nucleic Acids Research dell’Università di Oxford.
Si tratta di una proteina nota per il suo ruolo nella regolazione dell’espressione genica, cioè quel cammino che dal gene porta alla produzione della proteina corrispondente, che ha in realtà un compito fondamentale nel prevenire l’accumulo di mutazioni e l’insorgenza di malattie come il cancro.
La sua sigla – come riporta l’Ansa – è HNRNPD e chi ha svelato questo ruolo sono i ricercatori del gruppo di Antonio Giordano, Direttore dell’Istituto Sbarro per la ricerca sul cancro presso la Temple University di Philadelphia (Usa) e professore all’Università di Siena. Lo scienziato ha messo insieme un team interamente italiano che, dopo quattro anni di ricerca finanziati con fondi statali e federali americani, ha pubblicato sulla rivista Nucleic Acids Research(dell’Università di Oxford) uno studio sul ruolo della proteina HNRNPD nella riparazione del Dna: “Quando i nostri meccanismi di riparazione non funzionano più – spiega Giordano – si verificano non solo tumori ma anche altre patologie e il nostro studio aiuterà anche a chiarire la funzione che alcuni farmaci hanno o potrebbero avere nel cercare di fermare la progressione tumorale”. Direttore dell’Istituto Sbarro per la ricerca sul cancro presso la College of Science and Technology at Temple University, Giordano ha creato un team composto da ricercatori italiani presenti a Philadelphia in costante contatto con i team italiani dell’ Università degli Studi di Siena, dell’Istituto Tumori di Napoli Pascale e CROM di Mercogliano.
L’abilità delle cellule di riparare il Dna danneggiato è fondamentale nello sviluppo del cancro. Gli autori dello studio “hanno scoperto – spiega Giordano – che silenziarel’espressione di HNRNPD influisce negativamente sulla risposta globale al danno del Dna. Ma hanno anche dimostrato che l’eliminazione totale di HNRNPD compromette la risposta cellulare al danno al Dna indotto dal farmaco chemioterapico camptotecina e rende le cellule tumorali più sensibili a questo farmaco e anche all’olaparib, un farmaco che mira specificamente al processo di riparazione del Dna usato contro alcuni tipi di cancro al seno e delle ovaie”.
I ricercatori hanno identificato HNRNPD con un approccio noto come ‘gene fishing’ (pesca genetica) utilizzando una struttura sintetica di Dna progettata da Luigi Alfano Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” Crom Centro Ricerche Oncologiche, autore principale dello studio) nel laboratorio ‘Ciclo cellulare e cancro’ coordinato da Francesca Pentimalli. E nella ‘pesca genetica’, la struttura sintetica di Dna è stata utilizzata come ‘esca’ per catturare le proteine nucleari in grado di legarsi con essa. Un gruppo di tali proteine è stato isolato e successivamente identificato da Luca Binie Claudia Landi dell’Università di Siena. Tra queste i ricercatori si sono concentrati su HNRNPD la cui perdita induce senescenza cellulare e invecchiamento prematuro nei topi, caratteristiche associate a una difettosa risposta al danno del Dna. “L’identificazione dei meccanismi di riparazione del Dna – osserva Giordano – si è rivelato un approccio potente per la terapia del cancro, come esemplificato dall’uso clinico dell’olaparib per il trattamento di vari tumori. L’identificazione di HNRNPD potrebbe essere utile per progettare nuovi approcci antitumorali”. Il Professor Antonio Giordano è ufficialmente il rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in seno al comitato dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il comitato coordina l’attività dell’Istituto Superiore di Sanità orientando le politiche sanitarie nazionali e regionali sulla base di evidenze scientifiche e l’attività di ricerca dei laboratori con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini. Il comitato svolge, altresì, un’attività di indirizzo nei confronti della ricerca su tutto ciò con cui quotidianamente le persone vengono a contatto e che può avere effetti sulla salute: dalle radiazioni ionizzanti alle elettrofrequenze, dalle sostanze chimiche ai contaminanti dell’aria, del suolo, dell’acqua.Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia, è ufficialmente il rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in seno al comitato scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità. Si occuperà di studiare il rapporto tra le ingiurie ambientali di ogni ordine e genere e le patologie umane.
Il comitato scientifico coordina l’attività dell’Istituto Superiore di Sanità orientando le politiche sanitarie nazionali e regionali sulla base di evidenze scientifiche e l’attività di ricerca dei laboratori con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini.
Il comitato svolge, cioè, un’attività di indirizzo nei confronti della ricerca su tutto ciò con cui quotidianamente le persone vengono a contatto e che può avere effetti sulla salute: dalle radiazioni ionizzanti alle elettrofrequenze, dalle sostanze chimiche ai contaminanti dell’aria, del suolo, dell’acqua. Giordano è riconosciuto come una delle 100 eccellenze italiane mediche nella diagnosi e cura del cancro polmonare. Nella sua opera di ricerca scientifica, Giordano si è, inoltre, distinto per aver reso nota la connessione tra l’ambiente inquinato dai rifiuti tossici e l’insorgenza di patologie tumorali per la popolazione della Regione Campania.
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