1 minuto per la lettura
Roma, 21 mar. (askanews) – Il Consiglio direttivo della Bce resta “determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine. Sulla base della valutazione corrente, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della Bce si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo”. Lo afferma la stessa istituzione nel sul ultimo bollettino economico, che fa iferimento alla riunione del 7 marzo.
In quella occasione la presidente Christine Lagarde aveva lanciato segnali, poi ripetuti a più riprese, anche ieri, letti come una apertura a un possibile (ma non certo) primo taglio dei tassi di interesse nel mese di giugno, quando “avremo molti più dati”, aveva detto.
Il Bollettino ribadisce che “le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo”.
Ma rileva anche che l’inflazione “dovrebbe mantenere la tendenza al ribasso nei prossimi mesi e ci si attende che, su un orizzonte temporale più lungo, raggiunga l’obiettivo del Consiglio direttivo, a fronte della moderazione del costo del lavoro e dell’attenuarsi dell’impatto degli shock energetici passati, delle strozzature dal lato dell’offerta e della riapertura dell’economia dopo la pandemia”.
In particolare, le decisioni sui tassi di interesse “si baseranno sui risultati della valutazione circa le prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria”, spiega la Bce.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA