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Torino, 3 mag. (askanews) – La via italiana all’intelligenza artificiale passa da Torino, città simbolo del fare che è stata scelta come sede della fondazione Ai4Industry. Il centro ridurrà le distanze tra mondo della ricerca e imprese, per guidare la transizione e accelerare l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’automotive, dell’aerospazio e della manifattura.

In campo lo stato mette 20 milioni di euro, ma come ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, “i target sono sfidanti: entro 3 anni le entrate da risorse esterne devono essere pari al fondo di dotazione dello stato” ed “entro 5 anni i proventi da collaborazione industriale dovranno superare la dotazione pubblica”.

La fondazione, guidata dal presidente Fabio Pammolli, si inserisce in una infrastruttura nazionale che scommette sullo sviluppo dell’Ia con l’intensa attività di ricerca, la potenza di calcolo del supercomputer Leonardo, &#8203;il design dei chip di ultima generazione della fondazione Chips.IT di Pavia e i capitali di rischio messi a disposizione da Cdp Venture Capital.

“Questa fondazione è legata al sistema industriale: siamo consapevoli che dobbiamo fornire gli strumenti alle nostre imprese per poter cogliere le opportunità di questa straordinaria sfida tecnologica ed essere sempre più competitive nell’economia globale”, ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.

La sede della fondazione sarà inizialmente nella la struttura ‘farfalla’ del grattacielo della Regione Piemonte, in attesa di individuare un quartier generale definitivo. Potranno aderire a Ai4Industry imprese ed enti pubblici pagando un ticket da 100mila euro l’anno e mettendo a disposizione le conoscenze tecniche, le risorse infrastrutturali e le apparecchiature. Nel contesto globale, ha chiosato Giorgetti, “se ci concentriamo sull’intelligenza artificiale applicata alla manifattura possiamo dire la nostra”.

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