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2 minuti per la letturaTragedia in mare al largo delle coste di Bari. Un rimorchiatore questa notte è affondato. Tre membri dell’equipaggio sono morti e due sono ancora dispersi. Tratto in salvo solo il comandante, un 63enne siciliano ricoverato in ospedale a Bari.
Delle vittime due sono pugliesi, due marchigiani e un tunisino. In corso i riconoscimenti. I componenti dell’equipaggio non avrebbero avuto neanche il tempo di dare l’allarme. L’allarme dell’affondamento, infatti, è arrivato intorno alle 21 di ieri dal motopontone che l’imbarcazione affondata doveva rimorchiare. Il rimorchiatore era partito da Ancona ed era diretto in Albania, a Durazzo, dove avrebbe dovuto rimorchiare un pontone.
Le ricerche sono andate avanti tutta la notte ma le condizioni meteo non erano e non sono favorevoli, con vento da est che ha prodotto mare 5 e onde alte anche 2 metri e mezzo. Il comandante è stato individuato e salvato da una della navi dirottate dalla Capitaneria di Porto di Bari, il mercantile Split, dopo circa un’ora e mezzo dalla segnalazione.
Sulle cause dell’affondamento, “repentino”, spiega l’ammiraglio Vincenzo Leone, comandante regionale Guardia Costiera Puglia, “speriamo di avere qualche elemento in più nel momento in cui riusciremo ad ascoltare con maggiore serenità il comandante che al momento è l’unico sopravvissuto dell’equipaggio di sei persone”. Anche le 11 persone a bordo del motopontone saranno ascoltate quando arriveranno a Bari «verosimilmente nella sera di oggi».
La Procura di Bari ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di naufragio e omicidio colposo. L’indagine, delegata alla Capitaneria di Porto, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi con la sostituta di turno Luisiana Di Vittorio.
La Capitaneria di Porto di Bari sta verificando anche l’eventuale inquinamento del mare dove è affondato il rimorchiatore, a circa 50 miglia dalla costa barese, in acque internazionali. «Il rimorchiatore ha a bordo casse di combustibile piene – ha detto l’ammiraglio Leone – e speriamo che alla tragedia delle persone non si aggiunga anche una emergenza di inquinamento ambientale». Il tratto di mare dove è affondato il rimorchiatore ha una profondità di circa mille metri, quindi recuperare il relitto sarà molto difficile.
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